Seduta n. 68 dell'11/11/2006
CARLO GIOVANARDI. Signor Presidente, richiamo i colleghi su un bellissimo articolo di qualche giorno fa di una delle più brillanti firme del giornalismo italiano, Aldo Cazzullo, che, polemizzando con il centrodestra all'opposizione, diceva: «È talmente grottesca l'opposizione di questi, che in alcune manifestazioni hanno polemizzato con la maggioranza sostenendo che la stessa vuole abrogare la carta moneta come mezzo di pagamento». Per la verità, il ministro Visco è venuto alla nostra festa a Fiuggi ed ha anticipato che la sua intenzione sulla tracciabilità è non soltanto impedire il pagamento con moneta corrente per quanto riguarda le prestazioni note, ma anche arrivare ad un sistema nel quale il pagamento in moneta venga eliminato a tutti i livelli: ciò è stato detto pubblicamente. Allora, quello che per i brillanti giornalisti è una specie di incubo, è qualcosa di grottesco che l'opposizione sta rappresentando sul futuro del nostro paese, è la realtà parlamentare di oggi, per la quale un cittadino non può più pagare e estrarre dal portafoglio delle banconote perch