(ANSA) - ROMA, 13 GEN - La sentenza del giudice del lavoro di Milano Carla Bianchini, che ieri ha condannato l'esclusione degli immigrati dal Servizio civile nazionale, "affossa il servizio civile": lo afferma il senatore Carlo Giovanardi, responsabile servizio civile per il Pdl ed ex titolare nel governo Berlusconi della relativa delega.
"A parte il fatto che non si capisce cosa c'entri un giudice del lavoro con il Servizio Civile Nazionale, che è difesa della patria - dice Giovanardi - cosi' si cancella in un solo colpo la legge in vigore e le sentenze della Corte Costituzionale, che hanno piú volte ribadito che i volontari del Servizio devono avere la cittadinanza italiana". "Bontà sua la dottoressa Bianchini si sostituisce anche alla Corte Costituzionale - aggiunge il senatore - sostenendo con modestia che la sua è una decisione 'costituzionalmente orientata' che interpreta in maniera innovativa la legge in vigore, ma in realtà la affossa, non rendendosi conto delle implicazioni devastanti derivanti dalla sua decisione. Sganciare infatti il collegamento fra cittadinanza e dovere di difendere la Patria, con le armi o con un impegno non armato, significa condannare inesorabilmente il Servizio Civile a diventare parte di supplenza delle carenze del sistema di assistenza locale, come d'altro canto le regioni da tempo richiedono a gran voce".
"Si rischia cosí di disperdere un immenso patrimonio, già in difficoltà per le carenze finanziarie che impediscono anche ai giovani italiani di poter fare questa esperienza, con una fuga in avanti che non soltanto rischia di paralizzare il servizio ma che porta su un terreno del tutto sbagliato una discussione seria su come riconoscere ai giovani nati o cresciuti in Italia la nostra cittadinanza, aprendogli cosí la porta alla possibilità di servire la loro nuova Patria sia nelle Forze Armate che nel Servizio Civile Nazionale" conclude Giovanardi.