FINANZIARIA - Intervento in Aula del 21 dicembre 2006
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CARLO GIOVANARDIAbbiamo una Costituzione vigente che, all'articolo 29, pone la famiglia, quale società naturale fondata sul matrimonio, in una posizione speciale rispetto ad altre forme di unione. Con questo ordine del giorno - ma anche con l'ordine del giorno Fabris n. 9/1746-bis-B/81, che sostanzialmente è del medesimo tenore (infatti sullo stesso esprimeremo un voto favorevole) - si afferma semplicemente che tutta la normativa ordinaria introdotta nel nostro ordinamento deve rientrare nei limiti dell'articolo 29 della Costituzione in vigore. Se ciò non piace, occorre modificare l'articolo 29. Tuttavia, proprio alla luce degli articoli 29 e 30 della Costituzione, sono stati introdotti nel nostro ordinamento istituti che equiparano i figli nati in costanza di matrimonio a quelli naturali. Quello di cui oggi la Camera sta discutendo - vorrei che fosse chiaro, soprattutto all'esterno - è se questo Governo e questa maggioranza intendono legiferare nel rispetto della Costituzione vigente o se vogliono forzare la Costituzione. L'ordine del giorno in esame afferma semplicemente che quanto introdotto nella legge finanziaria va bene se non viola l'articolo 29 della Costituzione in vigore. Per questo motivo esprimeremo su tale ordine del giorno un convinto voto favorevole e ci meravigliamo che tanti colleghi della maggioranza, esclusi quelli dell'UDEUR, non votino un ordine del giorno che si limita ad esaltare uno degli articoli più importanti della Costituzione (Applausi dei deputati dei gruppi UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro) e Forza Italia).
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Punteggio medio: 4.5 Voti: 4
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