(DIRE) Roma, 13 mag. - "Non c'e' nessun attacco alla 194, ma una riflessione in corso in Europa e in Italia sulle teorizzazioni di due ricercatori italiani secondo cui i bambini gia' nati possono essere soppressi, perche' non hanno un personalita' giuridica". Cosi' il senatore Pdl Carlo Giovanardi, all'indomani della terza edizione della Marcia Nazionale per la Vita, questa mattina ai microfoni di Radio Citta' Futura. Teorie che per il senatore Pdl si rifanno ad una serie di concezioni che l'Europa ha gia' conosciuto: "Si stanno riaffacciando in maniera prepotente le idee della tradizione positivista del Novecento del Nord Europa, che sono sfociate nel nazismo e nell'infanticidio poi". "Ho aderito moralmente alla Marcia per la Vita, nello spirito c'ero, nella sostanza ero Piacenza alla sfilata per gli Alpini ma non cambia nulla- ha spiegato Giovanardi- perche' se non avessi avuto questo impegno sarei stato alla marcia, condividendone il vero significato". Nessuna volonta' dunque di abrogare la 194? "Assolutamente no, la 194 fissa dei paletti rispetto ad una cosa che e' sempre traumatica come l'aborto- ha spiegato Giovanardi- e comunque fissa un principio fondamentale: che ci dev'essere sempre un valore da rispettare dall'altra parte come la salute della madre, rispetto al sacrificio del bambino". La vera frontiera della discussione che oggi va fatta secondo Giovanardi e' invece quella "sul confine attraverso il quale si puo' sopprimere una persona: che sia appena nata o sia anziana e malata".