Linguisticamente,
l'italiano rappresenta una delle grandi divisioni del gruppo di lingue romanze
derivate dal ceppo latino della famiglia ariana. Esso è articolato in molti
dialetti, la cui separazione e conservazione è favorita dalla configurazione
geografica dell'Italia. Hovelacque divide questi dialetti in tre gruppi:
superiore, centrale ed inferiore. Il primo comprende i dialetti genovese,
piemontese, veneto, emiliano e lombardo; il gruppo centrale comprende toscano,
romanesco e còrso; il gruppo inferiore comprende napoletano, calabrese,
siciliano e sardo. Questi dialetti differiscono fra di loro molto più che i
dialetti inglesi o spagnoli. Si dice che è difficile per un Napoletano o un
Sardo farsi capire da un nativo della pianura padana. Forse più che in
qualsiasi altro paese, le classi colte restano tenacemente aggrappate all'uso
del dialetto in àmbito familiare, preferendolo alla forma letteraria nazionale
della lingua. Tale forma letteraria è rappresentata dal dialetto toscano di
Firenze, come codificato nella letteratura di Dante, Petrarca e Bocaccio [sic]
nel XIV secolo. Anche altri dialetti, tuttavia, hanno una considerevole
letteratura, soprattutto il veneto, il lombardo, il napoletano e il siciliano.
Quest'ultimo ha una poesia particolarmente ricca.
Tutto
il gruppo superiore di dialetti – per restare alla definizione di Hovelacque –
tranne il genovese, è settentrionale. Tali dialetti contengono molti elementi
gallici o celtici e mostrano affinità con le lingue provenzali e retoromanze
(ladino e friulano), con le quali confinano ovunque tranne che al sud. Il
genovese e i dialetti del gruppo centrale ed inferiore sono parlati dagli
Italiani meridionali.
Fisicamente,
gli Italiani sono una razza tutt'altro che omogenea. La catena montuosa degli
Appennini forma una linea geografica che costituisce un confine fra due gruppi
etnici distinti. La regione a nord di questa linea, la valle del Po, è abitata
da persone – i Settentrionali – abbastanza alte e con la testa larga (la razza
"alpina"). Gli abitanti delle zone orientali ed occidentali di questa
regione mostrano apporti teutonici in Lombardia ed un'infusione di sangue slavo
in Veneto. Tutta l'Italia a sud dell'Appennino e tutte le isole adiacenti sono
occupate da una razza "mediterranea", di bassa statura, scura di
pelle e con il viso lungo. Si tratta dei "Meridionali", che
discenderebbero dall'antica popolazione italica dei Liguri, strettamente
imparentati con gli Iberici della Spagna e i Berberi del Nordafrica. Il
principale etnologo italiano, Sergi, li fa derivare dal ceppo amitico (v.
Semitico-Amitico) del Nordafrica. Bisogna ricordare che gli Amitici non sono
negritici, né veri africani, sebbene si possa rintracciare un apporto di sangue
africano in alcune comunità in Sicilia e in Sardegna, oltre che in Nordafrica.
L'Ufficio dell'immigrazione pone gli Italiani settentrionali nella divisione
"celtica" e quelli meridionali in quella "iberica". La
commistione fra i due gruppi etnici è stata relativamente scarsa, anche se
molti Italiani settentrionali hanno doppiato gli Appennini ad est, facendo
ingresso nell'Italia centrale. Pertanto, la linea di demarcazione fra Emiliani
e Toscani è molto meno netta che fra Piemontesi e Genovesi. Un sociologo
italiano, Niceforo, ha indicato che questi due gruppi etnici differiscono
profondamente fra di loro, da un punto di vista sia fisico sia caratteriale.
Egli descrive il Meridionale come irritabile, impulsivo, molto fantasioso,
testardo; un individualista poco adattabile ad una società ben organizzata. Al
contrario, descrive il Settentrionale come distaccato, risoluto, paziente,
pratico e capace di grandi progressi nell'organizzazione politica e sociale
della civiltà moderna. Sia i Settentrionali sia i Meridionali sono dediti alla
famiglia, d'animo buono, religiosi, artistici ed industriosi. Sono quasi tutti
di religione cattolica. La maggior parte dell'immigrazione italiana negli Stati
Uniti è reclutata fra le classi contadine ed operaie. In America, tuttavia,
essi non hanno conseguito successo come agricoltori, con l'eccezione della
frutticoltura e dell'enologia, soprattutto in California, dove figurano ai
primi posti.
L'esperto di statistica italiano
Bosco ammette che l'Italia è tuttora al primo posto in termini di numero di
reati contro la persona, anche se questi sono diminuiti notevolmente in seguito
al miglioramento del sistema di istruzione e all'ampio flusso di emigrazione.
Su questo versante l'Italia è seguita nella graduatoria dall'Austria, dalla
Francia e, a una certa distanza, dall'Irlanda, la Germania, l'Inghilterra e la
Scozia. Niceforo indica, sulla base dei dati statistici italiani, che tutti i
reati, soprattutto i crimini violenti, sono molto più numerosi tra i
Meridionali che tra i Settentrionali. Il gioco d'azzardo è diffuso. Il gioco
del lotto è un'istituzione nazionale che viene utilizzata per alimentare le
casse dello Stato. Il brigantaggio è ormai pressoché estinto, fatta eccezione
per alcune parti della Sicilia. Le organizzazioni segrete come la Mafia e la
Comorra [sic], istituzioni molto influenti tra la popolazione che
esercitano la giustizia in proprio e sono responsabili di molta parte della
criminalità, prosperano nell'Italia meridionale. La maggiore difficoltà nella
lotta alla criminalità sembra risiedere nella propensione degli Italiani a non
testimoniare contro alcuno in tribunale e a riparare i torti ricorrendo alla
vendetta (v. Còrsi).
E' indicativo il fatto che l'Italia sia uno
dei paesi con il maggiore tasso di analfabetismo in Europa. Nel 1901 il 48,3%
della popolazione dai sei anni in su non sapeva leggere e scrivere. In
quell'anno in Calabria, la parte più meridionale della penisola, il tasso di
analfabetismo tra le persone dai sei anni in su era pari al 78,7%. Il tasso di
analfabetismo più basso si registra nella valle del Po, nell'Italia
settentrionale. I Lombardi e i Piemontesi sono gli italiani più istruiti. La
situazione è tuttavia migliorata dopo che il governo ha reso l'istruzione
gratuita e obbligatoria tra i 6 e i 9 anni nei comuni dove vi erano le sole
scuole elementari e dai 6 ai 12 anni nei comuni dove erano presenti scuole di
più alto grado.
Tra le classi più umili la povertà è
estrema; le persone vivono in alloggi miseri e hanno accesso a un'alimentazione
carente, basata principalmente su granoturco mal conservato. Perfino a Venezia
sembra che un quarto della popolazione viva ufficialmente di carità.
I confini geografici della razza
italiana sono più ampi di quelli dell'Italia. Gruppi numerosi sono presenti in
paesi vicini come Francia, Svizzera ed Austria. Le province del Tirolo e
dell'Istria, in Austria, sono per un terzo italiane. Ampi gruppi sono inoltre presenti nel Nuovo
Mondo. L'Italia stessa è quasi interamente italiana. Ha una popolazione di 34
milioni di persone e comprende solo piccoli bacini di altre razze (circa 80.000
Francesi nell'Italia nordoccidentale, 30.000 Slavi nell'Italia nordorientale, circa
30.000 Greci nell'Italia meridionale, circa 90.000 Albanesi in Italia
meridionale e in Sicilia e 10.000 Catalani (Spagnoli) in Sardegna. Un certo
numero di Tedeschi, forse meno di 10.000, è presente nelle Alpi italiane. Circa
due quinti della popolazione dell'Italia si trovano nella valle del Po, ovvero
in meno di un terzo della lunghezza del paese. Suddivisa approssimativamente in
compartimenti, la popolazione di quest'area, occupata da Italiani
settentrionali, conta circa 14 milioni di persone. Questa cifra include i
Friulani dell'Italia nordorientale i quali, pur parlando una lingua latina
distinta dall'italiano, sono difficilmente distinguibili dagli Italiani
settentrionali. Il loro numero si situerebbe, a seconda delle diverse stime,
tra 50.000 e 450.000. La popolazione dei distretti meridionali è di circa
19.750.000 persone, di cui 125.000 appartengono ad altre razze. La maggior
parte degli Italiani della Francia, della Svizzera e dell'Austria sono sul
piano della razza Italiani
settentrionali. Quelli della Corsica, isola appartenente alla Francia, sono
Italiani meridionali.
Distribuzione degli Italiani (stima
riferita al 1901)
In Europa:
Italia
Francia
Svizzera
Austria
Corsica
Altre parti d'Europa
Totale
Altrove:
Brasile
Rep. Argentina
Altre parti del Sudamerica
Stati Uniti
Africa
Totale
Totale nel mondo (cifra
approssimata)
|
33.200.000
350.000
200.000
650.000
300.000
300.000
35.000.000
1.000.000
620.000
140.000
1.200.000
60.000
3.020.000
38.000.000
|
A partire dal 1900, in alcuni anni
oltre mezzo milione di italiani è emigrato nelle diverse regioni del mondo.
All'incirca la metà di tale flusso ha come destinazione altri paesi europei ed
è di carattere temporaneo, in quanto riguarda sopratutto la popolazione
maschile. Dal 1899 fino a tutto il 1910
negli Stati Uniti sono stati ammessi 2.284.601 immigrati italiani, ed è
stata altresì consistente l'immigrazione
italiana verso l'America del Sud. La maggior parte delle persone che giunge
negli Stati Uniti rientra successivamente in patria. Tuttavia, soprattutto a
New York e negli altri Stati dell'Est il numero di coloro che rimangono è
elevato. Nel 1907 gli immigrati provenienti dall'Italia meridionale sono stati
oltre 240.000, un numero più che doppio rispetto alla razza di immigrazione che
come consistenza si colloca subito dopo quella degli immigrati italiani
meridionali. Il numero degli arrivi di Italiani settentrionali è solo un quinto
di tale cifra.
La notevole capacità della razza
italiana di popolare altre parti del mondo risulta evidente dal fatto che la
presenza italiana supera numericamente quella degli Spagnoli nell'Argentina
spagnola e dei Portoghesi in Brasile, nonostante quest'ultimo sia un paese
"portoghese". (vedi Ispanoamericani). Attualmente, ai fini dello studio del
fenomeno dell'immigrazione il flusso migratorio degli Italiani verso gli Stati
Uniti è forse il più significativo, e non solo perché risulta essere molto più
consistente di ogni altro gruppo nazionale in qualunque anno di riferimento e
perché è elevata la percentuale degli Italiani per ogni mille immigranti che
entra sul territorio degli Stati Uniti. Ancora più significativo è il fatto che
questa razza è più numerosa di qualsiasi
altra tra la decina di razze che figurano ai primi posti come tasso di
immigrazione. In altre parole, in virtù di una popolazione di 35.000.000 e di
un elevato tasso di natalità, questa razza continuerà a primeggiare anche
quando la spinta delle altre razze, attualmente responsabili dell'ondata di immigrazione,
tra cui gli Ebrei (8.000- 000[sic]), gli Slovacchi (2.250.000) e il gruppo
Sloveno-Croato (3.600.000), sarà esaurita,
come di fatto sta già avvenendo per gli Irlandesi.
Un fatto non necessariamente noto è
che nel decennio 1891-1900 l'Italia era il principale paese di origine
dell'immigrazione in America. All'inizio degli anni ottanta, ovvero quasi
trent'anni fa, l'Italia aveva già cominciato a guadagnare terreno rispetto ai
paesi dell'Europa settentrionale. Tuttavia bisognava attendere il 1890 per
vedere gli Stati Uniti sorpassare
l'America meridionale come destinazione privilegiata dei flussi
migratori provenienti dall'Italia. Nel decennio precedente e nei periodi
antecedenti il Brasile ha accolto più italiani della Repubblica Argentina, sebbene
si ritenga erroneamente che sia quest'ultima ad ospitare la più grande comunità
italiana dell'America meridionale. Nel 1907 gli Stati Uniti hanno accolto
294.000 dei 415.000 Italiani emigrati oltreoceano. Nello stesso anno le persone
emigrate, per lo più temporaneamente, dall'Italia verso altri paesi europei
sono state 288.774. L'immigrazione italiana negli Stati Uniti è stata finora
prevalentemente di carattere temporaneo. Mosso calcola che il periodo medio di
permanenza degli Italiani negli Stati Uniti sia di otto anni.
L'emigrazione più consistente verso
oltreoceano dall'Italia ha la sua origine nelle regioni a sud di Roma, abitate
dagli Italiani meridionali. Gli emigrati provengono soprattutto dalla Sicilia e
dalla Calabria, ovvero dai territori meno produttivi e meno sviluppati del
paese. L'emigrazione dalla Sardegna (Vedi) è scarsa. Il compartimento
della Liguria, territorio di provenienza dei Genovesi, anch'essi appartenenti
alla razza degli Italiani meridionali, registra più emigrazione di qualsiasi
altra provincia dell'Italia settentrionale. Il flusso complessivo
dell'immigrazione verso l'America da alcuni compartimenti italiani ha raggiunto proporzioni ingenti, al punto da superare più volte il
tasso di crescita naturale della popolazione. Questo ha già causato il parziale
spopolamento di alcuni distretti agricoli.
Se confrontati con altre razze di
immigrati e con il numero assoluto degli arrivi, gli Italiani meridionali sono
i più numerosi: 1.911.933 nei dodici anni compresi tra il 1899 e il 1910,
seguiti dagli Ebrei, 1.074.442, dai Polacchi, 949.064, dai Tedeschi, 754.375 e
dagli Scandinavi, 586.306. I
Settentrionali sono al nono posto nell'elenco relativo allo stesso
periodo: 372.668, subito dopo gli Inglesi e gli Slovacchi, ma prima dei
Magiari, dei Croati e degli Sloveni e dei Greci. Per quanto riguarda il tasso
del movimento transatlantico, è piuttosto evidente un contrasto tra
Settentrionali e Meridionali: ad esempio, nel 1905 l'emigrazione dalla Calabria
è stata undici volte maggiore di quella proveniente dal Veneto. Nel 1907
l'indice dello spostamento dei Settentrionali verso gli Stati Uniti è stato di
circa il 3 per 1000 della relativa popolazione presente in Italia, mentre
quello degli Italiani meridionali è stato del 12 per 1000. L'indice di
movimento dei Settentrionali è stato più o meno lo stesso di quello degli
Svedesi e dei Finlandesi, è stato il triplo di quello dei Tedeschi, ma solo la
metà di quello dei Ruteni provenienti dall'Austria-Ungheria. Il tasso di
movimento dei Meridionali verso gli Stati Uniti, d'altra parte, è superato solo
dal gruppo Croato-Sloveno, che nel 1907 è stato del 13 per mille della
popolazione, e dagli Ebrei e dagli Slovacchi che, nello stesso anno, è stato
del 18 per mille della popolazione.
Gli immigrati italiani giungono
negli Stati Uniti, oltre che dall'Italia, principalmente dai seguenti paesi: il
Nordamerica britannico (3.800 nel 1907), l'Austria-Ungheria (1.500), il Regno
Unito (600), il Sudamerica (600) e la Svizzera (200). Quelli provenienti dalla
Svizzera e dall'Austria-Ungheria generalmente sono Settentrionali.
Nei dodici anni tra il 1899 e il
1910, le principali destinazioni negli Stati Uniti dei due gruppi di Italiani
sono state le seguenti:
Settentrionali
New York ---------------------------------------------------------------------
94.458
Pennsylvania
----------------------------------------------------------------- 59.627
California
---------------------------------------------------------------------- 50.156
Illinois
---------------------------------------------------------------------------33.525
Massachusetts
--------------------------------------------------------------- 22.062
Connecticut
------------------------------------------------------------------- 13.391
Michigan
----------------------------------------------------------------------- 13.355
New Jersey
---------------------------------------------------------------------12.013
Colorado
----------------------------------------------------------------------- 9.254
Meridionali
New York
-------------------------------------------------------------------- 898.655
Pennsylvania
--------------------------------------------------------------- 369.573
Massachusetts
------------------------------------------------------------- 132.820
New Jersey
------------------------------------------------------------------ 106.667
Illinois
------------------------------------------------------------------------- 77.724
Connecticut
------------------------------------------------------------------ 64.530
Ohio
----------------------------------------------------------------------------
53.012
Louisiana
--------------------------------------------------------------------- 31.394
Rhode Island
---------------------------------------------------------------- 30.182
West Virginia
----------------------------------------------------------------- 23.865
Michigan
---------------------------------------------------------------------- 15.570
California
---------------------------------------------------------------------- 15.018