Questo è il testo che ho presentato lunedì 10 marzo al Corpo Forestale dello Statodi Modena per bloccare gli ecomostri nel Parco della Rimembranza di Modena.
Al Comando del Corpo Forestale dello
Stato
Modena
Il
sottoscritto Carlo Giovanardi, nato a Modena il 15.01.1950, residente a Modena
Via Sabbatini n.39, Senatore della
Repubblica
espone
nel
Parco delle Rimembranze di Modena è in corso una intensa attività edilizia per
la valorizzazione commerciale dello stesso attraverso la costruzione di nuovi
chioschi, che dovrebbero prendere il posto o aggiungersi a quelli esistenti;
il
Parco stesso è soggetto dal 2005 a vincoli decretati dal Ministero dei Beni
Culturali;
nell’intervento
definito Lido Park, 13 moduli per 200 mq. coperti, non ancora iniziato, è
previsto l’abbattimento e la messa a rischio di piante per la prevista platea di
fondazioni in cemento e le annesse fognature;
nel
tratto di Parco compreso fra Viale delle Rimembranze e Viale Muratori, tra Via
Castelvetro e Piazzale Risorgimento, della superficie e verde di mq 5.085, è
prevista la costruzione di n. 5 chioschi con l’area coperta che passa
complessivamente dagli attuali 125 mq. a 583 mq. più una superficie pavimentata
esterna di mq. 980, per un totale di mq. 1.567, coprendo così il 30,8 per cento
della superficie a verde del Parco, con la previsione di circa 1000 posti a
sedere;
la
costruzione del chiosco Bar Elio è già iniziata, in sostituzione del vecchio,
con l’avvenuta rimozione di patrimonio arboreo, tra cui due taxus, un celtis, due forsizie e una cydonia;
è
stata recintata l’area tra Viale delle Rimembranze, Via Cavedoni e Viale
Muratori, per un nuovo chiosco la cui costruzione comporterebbe l’espianto di
cinque esemplari di taxus, una magnolia, tre prunus, un camanparis e la messa a
grave rischio di un esemplare maestoso di cedro dell’Himalaya censito come
monumento;
è
in costruzione il chiosco denominato Tosco, fra Viale delle Rimembranze, Via
Fogliani e Viale Muratori, che occupa l’intera larghezza del Parco,
danneggiando il relativo patrimonio arboreo, sono già stati espiantati due
taxus, una cydonia e tre aries;
dall’altra
parte di via Fogliani è prevista la ristrutturazione di un altro chiosco, che
analogamente ai precedenti, con le platee e le colonne in cemento armato come
fondamenta, gli allacciamenti e le fogne per servizi bar e ristorante, metterà
a rischio il patrimonio arboreo presente e in particolare tre acero negundo e
due acero compestre;
l’ultimo
chiosco, di fronte al seminario, ha già messo a rischio l’apparato radicale di
quattro ginkgo biloba, ancor più compromesso con le progettate strutture
fognarie, sono già stati espiantati due acero negundo, due ibiscous, un acero e
una tamerice
chiede
un
immediato intervento cautelativo per bloccare i lavori iniziati e non
consentire l’inizio di quelli ancora soltanto progettati, per salvaguardare il
patrimonio arboreo da danni irreversibili prima che il competente Ministro dei
Beni Culturali abbia dato risposta alle interpellanze parlamentari presentate
su questo scempio ambientale
In
fede
Sen.
Carlo Giovanardi