Legislatura 17ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 295 del 30/07/2014
(Bozze non corrette redatte in corso di seduta)
SENATO DELLA REPUBBLICA
------ XVII LEGISLATURA ------295a SEDUTA PUBBLICA
RESOCONTO STENOGRAFICO
MERCOLEDÌ 30 LUGLIO 2014
Presidenza del presidente GRASSO,
indi della vice presidente LANZILLOTTA
RESOCONTO STENOGRAFICO
Presidenza
del presidente GRASSO
Seguito
della discussione dei disegni di legge costituzionale
GIOVANARDI
(NCD).
Domando di parlare.
PRESIDENTE.
Ne ha facoltà.
GIOVANARDI
(NCD).
Signor Presidente, anch'io vorrei innanzitutto portarle solidarietà,
anche personale: mi è capitato per due anni e mezzo di presiedere la
Camera come Vice Presidente e so quanto sia difficile, specialmente
in momenti concitati e difficili come quelli che abbiamo vissuto
ieri, presiedere un'Assemblea. Devo dire anche che non mi era mai
accaduto di assistere - e di esperienza parlamentare ne ho, anche
come Ministro per i rapporti con il Parlamento - a scontri tra
parlamentari, non solo in Aula, come può succedere magari in un
momento particolare, ma che sono continuati anche fuori, con gli
assistenti parlamentari che sono dovuti intervenire fino alla porta
di uscita per dividere i contendenti che si azzuffavano. Questo è il
segno del nervosismo che è alle stelle e che, poiché siamo solo
all'inizio di una vicenda che ci dovrà portare a discutere nelle
prossime settimane, rischiamo veramente di dar luogo a fenomeni
negativi mai accaduti prima nella storia del Parlamento.
Ieri
all'uscita pioveva, il tempo era triste, ma sono stato ancora più
triste quando, passando davanti alla sede del più grande quotidiano
di Roma, ho letto le stesse frasi che ritrovo stamattina su tutti i
giornali italiani e cioè che è in corso una battaglia per la nostra
poltrona. Questo dice il «Corriere della sera», a otto colonne,
questo scriveva ieri sera «Il Messaggero», questa è l'immagine che
il Presidente del Consiglio sta dando del Parlamento e del Senato
agli italiani, nel momento in cui alcuni senatori o Gruppi, come SEL
o altri, che usano toni sopra le righe, secondo me, sbagliando, con
passione civile stanno facendo una battaglia in cui credono.
Io
ho votato ieri per l'elezione a suffragio diretto ed universale del
Senato e voterò tutti gli emendamenti per dare il diritto agli
italiani di scegliersi il Senato, anche se sarà ridimensionato, lo
sappiamo tutti. Tutti i senatori che stanno facendo questa battaglia
sanno che il Senato così com'è stato non sarà più; tutti in una
maniera o nell'altra, hanno accettato di riscrivere la Costituzione
adeguandola ad una situazione in cui si deve uscire dal bicameralismo
perfetto. Però, nel momento in cui questo accade, non condivido che
questa sia l'immagine che viene data dei singoli senatori. Parlo
anche per me: io ho una mia biografia politica e sono disponibile a
metterla a confronto con quella del Presidente del Consiglio per
vedere chi ha più vissuto di pane e politica tra me e lui.
Credo
allora che, nel momento in cui riprendiamo questo lavoro, compito del
Presidente sia anche tutelare l'immagine del Senato e dei senatori;
poi ognuno giudicherà il contenuto nel merito, come stamattina è
stato fatto in alcuni accorati appelli. Il contenuto ci può
dividere, ma non la buona fede di chi porta avanti questa battaglia e
soprattutto la generosità di chi questa battaglia sta combattendo
nell'interesse del Paese.