RIFORMA SCOLASTICA: INTERVENTO IN AULA
| |
Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 130 del 20/3/2007 (..) ...rimango allibito: un lavoro decennale viene riassunto in un decreto-legge il cui titolo non contiene alcun accenno alla scuola! Il decreto reca «Misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese»; ebbene, in questo decreto viene pure operata la controriforma scolastica! ....
Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 130 del 20/3/2007 (..)CARLO GIOVANARDIVeramente, dunque, rimango allibito: un lavoro decennale viene riassunto in un decreto-legge il cui titolo non contiene alcun accenno alla scuola! Il decreto reca «Misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese»; ebbene, in questo decreto viene pure operata la controriforma scolastica! Si segue la strada del gambero: viene smantellato il doppio canale formazione professionale di alto livello ed istruzione; viene ridotto ad un ruolo assolutamente marginale ed insufficiente - in tal caso, certo, con una visione classista! - la formazione professionale residua per chi proprio rimane indietro (un rifugio in una formazione assolutamente dequalificata); le formazioni in essere diventano ad esaurimento. Ma di ciò si è mai discusso? In quale ambito si è approfondito questo ritorno indietro di dieci anni? Non certo in Commissione cultura; e in Assemblea solo ora, in questi pochi minuti: vi sembra, onorevoli colleghi, che si possa riformare un settore importante come la scuola in questa maniera? Mi rivolgo al collega Folena che sarebbe, in teoria, presidente della Commissione competente; ebbene, come permette di essere esautorato delle sue competenze? Evidentemente, dinanzi al fatto compiuto, non può fare altro che ammettere che la materia scolastica e della formazione professionale sia di competenza della Commissione attività produttive. Certo, una bella visione, alta, del ruolo della scuola e della formazione professionale nel nostro paese, che viene qualificato unicamente come problema produttivo! Devo anche riconoscere, con dispiacere, che non ho ancora capito come funziona il meccanismo che si è seguito; infatti devo osservare, almeno con riferimento alla mia esperienza governativa, che nessuno, giustamente, si era mai permesso di inserire riforme come quelle scolastiche in decreti-legge. Nessuno si era sognato di sfidare il Parlamento attraverso forzature di questo tipo, ed oggi siamo di fronte a simili forzature. Noi siamo, quindi, preoccupati per il metodo, che svuota completamente il Parlamento della sua funzione di analisi e di approfondimento. Sì, sarebbe bello dire che l'opposizione si fa in Parlamento; ciò sarebbe vero se al Parlamento stesso fosse dato il modo di farla e di confrontarsi, migliorando i provvedimenti, ma ciò, come è a tutti noto, non è possibile nel caso dell'esame dei disegni di legge di conversione dei decreti-legge, ed ancor meno è possibile se con un decreto-legge quale quello in esame, in pochi minuti, si fa la controriforma scolastica. Nutriamo, quindi, preoccupazioni di metodo e di merito, perch
|
| |
|
|
Punteggio medio: 4.6 Voti: 5
|
|
|
|
|