(DIRE) Roma, 4 apr. - "Nella indifferenza generale l'ex sindaco di Termoli nonche' deputato dell'Udc dal 2000 al 2006 Remo Di Giandomenico, che conquisto' il seggio battendo Antonio Di Pietro nel suo collegio, arrestato a fine del mandato malgrado un voto unanime della Camera che aveva respinto la richiesta di arresto mentre era in carica, per iniziativa dell'allora procuratore di Larino, Nicola Magrone, e' stato prosciolto dopo 10 anni da tutte le accuse senza neppure il rinvio a giudizio". Cosi' il senatore di Ap, Carlo Giovanardi. "E' stato assolto con lui il colonnello dei Carabinieri Vincenzo Coppola schiaffato in galera per mesi per iniziativa dello stesso Magrone con accuse tra il surreale e il ridicolo, sulle quali assieme ai colleghi Cossiga e Ascierto, non ci limitammo all'epoca a presentare atti di sindacato ispettivo ma ci recammo anche nel carcere di massima sicurezza di Larino per esprimergli tutta la nostra solidarieta'", continua. "Nel frattempo Nicola Magrone, prima magistrato, poi deputato nella XXII legislatura nel gruppo Progressisti-Riformatori (Ex Pci), poi di nuovo magistrato, poi sindaco di Modugno, sfiduciato nel settembre 2014 e dicono in attesa di ricandidarsi alla fine della parentesi commissariale, ha continuato a fare carriera nelle sue molteplici attivita'", insiste. "Interpellero' nuovamente il Governo perche' dia una qualche spiegazione plausibile, visto che il processo era stato poi spostato a Bari perche' venne rilevata la incompetenza della Procura di Larino, a meccanismi che distruggono le persone, li costringono a battersi per anni e anni, come in questo caso, per ottenere una definizione giudiziaria dell loro calvario, mentre i responsabili di queste evidenti forzature continuano a pontificare in politica come se la cosa non li riguardasse", conclude.