Pd dovrebbe
tener conto del family day di sabato
Roma, 23 giu.
(askanews) - "Non è chiaro se quello che è avvenuto oggi in commissione
Giustizia del Senato sia una cosa seria o una presa in giro concordata in un
gioco delle parti fra presidente della
commissione Nitto Palma e la relatrice Cirinnà". Lo afferma Carlo
Giovanardi capo gruppo Ncd in
commissione Giustizia al Senato. "La relatrice infatti aveva presentato a
sorpresa un suo emendamento, che ricalcava il contenuto di vari emendamenti già
resi ammissibili dalla presidenza, che recitava: "in attuazione degli art.
2 e 3 della costituzione, nonché dell'art. 8 della convenzione per la
salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, nel rispetto
delle prerogative del legislatore nazionale, la presente legge istituisce
un'unione civile fra persone dello stesso sesso' - racconta Giovanardi -. In
tempo reale il presidente lo ha dichiarato inammissibile ed ha invitato la
relatrice a riformularlo, ed in tempo reale la relatrice lo ha riformulato, in
questi termini: 'Le disposizioni del presente titolo istituiscono l'unione
civile fra persone dello stesso sesso'. Ci sarà tempo sino a lunedì prossimo, termine
fissato per i subemendamenti a questa e ad altre due riformulazioni del
relatore per capire se da parte del Pd c'è davvero la volontà di tener conto
della grande manifestazione popolare di sabato scorso a sostegno della famiglia
così come disegnata dall'art. 29 della Costituzione o di sollevare semplicemente
cortine fumogene per introdurre di fatto nel nostro ordinamento matrimonio gay,
adozioni e utero in affitto".