Unioni civili, Giovanardi: Vulnus gigantesco, testo torni in commissione
Il costituzionalista Mario Esposito: La Consulta chiamata a pronunciarsi su modalita', chiederemo che siano sospesi atti in attesa del giudizio
(ilVelino/AGV NEWS) Roma, 04 FEB - "C'e' un vulnus gigantesco nelle modalita' in cui il testo e' arrivato in Aula. Un minimo di senso di responsabilita' vorrebbe che il testo venisse rimandato in Commissione. Siamo qui a difendere un minimo di dignita'". Lo ha detto il senatore Carlo Giovanardi nel corso della conferenza di presentazione del ricorso per conflitto di attribuzione presso la Corte Costituzionale al disegno di legge Cirinna' all'esame dell'aula del Senato. Il costituzionalista Mario Esposito ha spiegato che il ricorso non entra tanto nel merito del disegno di legge, quanto nelle "modalita'" che sono state seguite, anche se si rileva la "natura di un provvedimento di tale importanza in una materia di questo genere". L'auspicio dunque e' che la Corte costituzionale lo prenda in esame "nei piu' brevi tempi possibili. Chiederemo che usi il suo potere cautelare e che sospenda gli atti in attesa di giudizio". (rog)
UNIONI CIVILI. 40 SENATORI RICORRONO A CONSULTA: VIOLATE FUNZIONI
(DIRE) Roma, 4 feb. - La Corte costituzionale intervenga perche' durante la discussione dell ddl Cirinna' in commissione Giustizia e nell'aula del Senato e' stata "evidente la violazione delle essenziali funzioni e prerogative proprie di ciascun parlamentare". E' quanto si legge nel ricorso alla Consulta firmato da quaranta senatori di centrodestra. Promosso dai senatori di Idea Quagliariello, Augello, Compagna e Giovardi e da Mario Mauro (Popolari per l'Italia), il ricorso per conflitto di attribuzione alla Corte costituzionale e' stato sottoscritto da quaranta membri di palazzo Madama. Tra loro tanti leghisti ed eletti di Forza Italia. A loro avviso l'iter del ddl Cirinna' ha violato l'articolo 72 della Costituzione, secondo cui ogni disegno di legge deve essere esaminato prima in commissione e poi in aula. Secondo i ricorrenti non c'e' stata alcuna discussione in commissione del provvedimento, e quindi a loro e' stato impedito di svolgere il ruolo di senatori. Tante le critiche verso il presidente del Senato Pietro Grasso. Dopo aver ricordato come Grasso sia stato "eletto dal Pd e dal M5s", Quagliariello dice: "Un arbitro ha ancora di piu' il dovere di tutelare chi non lo ha eletto perche' deve ricordarsi di essere il presidente di tutti. Credo che si faccia ancora in tempo a evitare che quanto puo' avvenire in maniera limpida, invece, si confonda in un iter parlamentare quanto mai incerto. C'e' ancora la possibilita' di rimandare la legge in commissione e sanare questo vulnus". Giovanardi parla di "un metodo totalmente lesivo dei diritti dei parlamentari. Una cosa di una gravita' da un punto di vista istituzionale e democratico enorme". (Anb/ Dire) 12:45 04-02-16
Unioni civili, Giovanardi: Vulnus gigantesco, testo torni in commissione
Il costituzionalista Mario Esposito: La Consulta chiamata a pronunciarsi su modalita', chiederemo che siano sospesi atti in attesa del giudizio
(ilVelino/AGV NEWS) Roma, 04 FEB - "C'e' un vulnus gigantesco nelle modalita' in cui il testo e' arrivato in Aula. Un minimo di senso di responsabilita' vorrebbe che il testo venisse rimandato in Commissione. Siamo qui a difendere un minimo di dignita'". Lo ha detto il senatore Carlo Giovanardi nel corso della conferenza di presentazione del ricorso per conflitto di attribuzione presso la Corte Costituzionale al disegno di legge Cirinna' all'esame dell'aula del Senato. Il costituzionalista Mario Esposito ha spiegato che il ricorso non entra tanto nel merito del disegno di legge, quanto nelle "modalita'" che sono state seguite, anche se si rileva la "natura di un provvedimento di tale importanza in una materia di questo genere". L'auspicio dunque e' che la Corte costituzionale lo prenda in esame "nei piu' brevi tempi possibili. Chiederemo che usi il suo potere cautelare e che sospenda gli atti in attesa di giudizio". (rog)
Unioni civili, piu' di 40 senatori ricorrono a Corte Costituzionale
Tra i promotori Giovanardi e Quagliariello. "Violate le funzioni e le prerogative parlamentari". Sotto accusa Grasso: Sia vero arbitro e rispetti regole e minoranze. Appello agli M5S
(ilVelino/AGV NEWS) Roma, 04 FEB - Ricorso per conflitto di attribuzione presso la Corte Costituzionale al disegno di legge Cirinna' all'esame dell'aula del Senato. A promuoverlo i senatori Carlo Giovanardi, Gaetano Quagliariello, fondatore del Movimento Idea, Mario Mauro, Luigi Compagna e Andrea Augello. Il ricorso - che e' gia' stato sottoscritto da altri 40 firmatari - e' stato annunciato oggi nel corso di una conferenza stampa in sala Nassirya di Palazzo Madama e sara' presentato fra martedi' e mercoledi' della prossima settimana. I senatori hanno contestato le procedure seguite che - hanno sottolineato - "hanno violato le essenziali funzioni e prerogative di ciascuno dei parlamentari" ai quali competono specifici poteri di partecipazione al processo legislativo (articolo 71 della Costituzione) che si concretizzano - hanno evidenziato - nella partecipazione ai lavori delle commissioni di cui fanno parte come sancito dall'articolo 72 della Carta costituzionale. Per tutelare le loro prerogative hanno dunque sollevato "un conflitto di attribuzioni" della Camera di appartenenza. Il costituzionalista Mario Esposito ha spiegato che il ricorso non entra tanto nel merito del disegno di legge, quanto nelle "modalita'" che sono state seguite, anche se si rileva la "natura di un provvedimento di tale importanza in una materia di questo genere". L'auspicio dunque e' che la Corte costituzionale lo prenda in esame "nei piu' brevi tempi possibili. Chiederemo che usi il suo potere cautelare e che sospenda gli atti in attesa di giudizio". I senatori hanno puntato il dito soprattutto contro il presidente del Senato Grasso, reo a loro avviso di non aver assolto alle sue funzioni di arbitro e non aver garantito ne' le minoranze ne' il rispetto delle regole. E' la "prima volta che un conflitto di questo genere viene presentato alla Corte Costituzionale. Siamo consapevoli di essere una minoranza nel Parlamento, ma riteniamo di essere maggioranza nel Paese", ha detto Quagliariello. "Riteniamo che la struttura della legge sia sbagliata, siamo per il riconoscimento dell'affettivita' ma non siamo d'accordo che la genitorialita' sia un diritto". Quagliariello ha evidenziato come siano stati "calpestati" i diritti dei senatori: "non si risponde auna battaglia dura cambiando le regole del gioco. Non c'e' stata nemmeno una riunione della giunta del regolamento. Facciamo un appello a Grasso perche' sia garante del rispetto delle regole e delle minoranze del Senato. Oggi su questo tema il Pd e i Cinque stelle sono dalla stessa parte. Ma un arbitro ha il dovere di tutelare chi non lo ha eletto. Si fa ancora in tempo ad agire in modo limpido e sanare questo vulnus. La nostra non e' una posizione massimalista come dimostra il numero esiguo degli emendamenti presentati. Siamo pronti a garantire tempi certi se si torna nel rispetto delle regole e delle minoranze". "C'e' un vulnus gigantesco - ha aggiunto Giovanardi - nelle modalita' in cui il testo e' arrivato in Aula. Un minimo di senso di responsabilita' vorrebbe che il testo venisse rimandato in Commissione. Siamo qui a difendere un minimo di dignita'". Per Compagna "E' stata una giornata di vergogna nella storia del Senato quella dell'altro ieri. Grasso non ha onorato il collega Giovanardi di nessuna risposta scritta, ne' ha giustificato l'altro ieri quanto accaduto a meta' ottobre. Non ci prova nemmeno a fare arbitro. Da parte sua c'e' stato un silenzio rumorosissimo e non si e' comportato in modo corretto nemmeno come collega parlamentare". Molto critico anche Mario Mauro: "Sta diventando un'abitudine quella di non rispondere quando si scrive al presidente del Senato. Sono sconcertato dal fatto che Grasso non abbia risposto a Giovanardi. In questa circostanza abbiamo messo li' uno che l'arbitro non lo sa fare". Sulla stessa linea Andrea Augello che ha paragonato Grasso un "Don Abbondio": "Calendarizzare in Aula con una procedura extra parlamentare una legge di questo genere e' inspiegabile e' inaccettabile. Abbiamo assistito a eventi surreali. Abbiamo avuto intorno a questa legge atteggiamenti che hanno considerato la Costituzione come un elastico che si puo' aggiustare e allungare. La fibra dell'uomo che appartiene a quella grande tribu' ben descritta da Manzoni nei Promessi Sposi come don Abbondio non lascia ben sperare, con l'aggravante dei futili motivi". Infine l'appello di Eugenia Roccella ai parlamentari del Movimento Cinque Stelle: "Sulla legge Englaro noi non forzammo i tempi in nessun modo. Questo e' un precedente nuovo. Lancio un appello ai grillini che sono saliti sui tetti per difendere la Costituzione e la democrazia e che mi pare ora non abbiano colto questa vicenda che tocca i diritti e le prerogative democratiche perche' firmino il nostro ricorso".
