Legislatura
17ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 742 del
18/01/2017
(Resoconto provvisorio in stato di revisione)
SENATO
DELLA REPUBBLICA ------ XVII LEGISLATURA ------ 742aSEDUTA
PUBBLICA RESOCONTO
STENOGRAFICO
MERCOLEDÌ
18 GENNAIO 2017 (Antimeridiana) Presidenza
del presidente GRASSO, indi
del vice presidente CALDEROLI
Relazione
del Ministro della giustizia sull'amministrazione della giustizia (ore
9,40)
PRESIDENTE.
È iscritto a parlare il senatore Giovanardi. Ne ha facoltà.
*GIOVANARDI
(GAL
(GS, PpI, M, Id, E-E, MPL)).
Signor Presidente, io do atto al ministro Orlando dell'impegno con il
quale segue le vicende della giustizia, ma devo inevitabilmente
sottolineare alcune criticità, anche perché vengo sollecitato dal
fatto che l'ex presidente Renzi, anche in quest'Aula, aveva ricordato
la legge sulle unioni civili come una delle grandi conquiste di
questa legislatura. Devo ricordare che questa legge è stata imposta
al Parlamento con il voto di fiducia e che il Presidente del
Consiglio aveva detto, una settimana prima, che avrebbe impedito in
ogni modo la presentazione di emendamenti, altrimenti la legge non
sarebbe passata nel testo in cui è passata. Ricordo di aver chiesto
al presidente del Senato, che cortesemente lo ha chiesto al Governo,
il testo dell'Avvocatura di Stato con cui il Governo, prima ancora
che questa Aula discutesse di questa legge, ha sdoganato la stepchild
adoption,
dicendo che per il Governo italiano è assolutamente legittimo, anche
a legislazione vigente, che le coppie omosex adottino i bambini.
E
ricordo l'intervista dell'altro giorno del dottor Forte, che ha
spiegato come non sia stato nominato Presidente della prima sezione
della Commissione, che sta decidendo contro il Parlamento, in quanto
in quest'Aula la stepchild
adoption
era stata stralciata dalla legge sulle unioni civili.
Adesso,
invece, le cause vengono affidate, malgrado la procura generale abbia
chiesto l'affidamento alle sezioni unite, alla prima sezione
precostituita ad
hoc.
Quindi, abbiamo una situazione nella quale tra un po' ci troveremo,
non solo con le adozioni alle coppie omosessuali senza che il
Parlamento abbia mai avallato questa norma, ma addirittura potranno
essere adottati bambini acquistati all'estero, attraverso la pratica
infame dell'utero in affitto, che in Italia ancora è un reato.
Ringrazio
ancora il presidente della Corte costituzionale, perché il documento
con il quale il precedente Governo ha sdoganato l'adozione per le
coppie omosessuali me lo ha inviato, mentre il precedente Governo si
è sempre rifiutato di consegnarlo al Senato, e quindi ai senatori:
ringrazio dunque il presidente della Corte costituzionale che,
cortesemente (essendo il testo depositato presso la Corte), me ne ha
fatto avere una copia.
Lo
dico perché il sistema deve funzionare ai vari livelli. Quando il
sistema funziona nella legalità, chi è in minoranza o si oppone a
determinate soluzioni, deve prenderne atto; ma non può essere così
quando, attraverso artifici e raggiri, si arriva a soluzioni che
ripugnano all'80 per cento del popolo italiano. Perché o le leggi si
fanno per risolvere i problemi o, come nel caso dell'omicidio
stradale, si fanno per fare uno spot
propagandistico. Lo abbiamo detto in Commissione e lo abbiamo detto
in Aula che la norma era totalmente sbagliata, che si creavano
milioni di potenziali omicidi, praticamente chiunque si metta in
macchina. E il risultato è stato quello già previsto, ma previsto
dal Senato quando aveva approvato gli emendamenti che impedivano che
alla madre di famiglia, al ragazzo, al lavoratore venisse ritirata la
patente per anni e che potesse essere condannato fino a diciotto anni
di carcere, anche se andava a trenta all'ora e aveva la sfortuna che
gli capitasse un incidente stradale, al di là della droga e
dell'alcol. Il risultato qual è stato? Lungi dal diminuire gli
incidenti stradali, sono invece aumentati i casi di fuga, visto che
c'è l'arresto in flagranza anche per chi si ferma a soccorrere, con
migliaia di persone rovinate, semplicemente per aver provocato una
lesione superiore ai quaranta giorni, magari per avere causato
lesioni ad un piede facendo marcia indietro. E sono casi concreti.
Ci
sono delle associazioni che si domandano a quale legislatore siano
venute in mente norme di questo tipo. E devo dire al ministro Orlando
che non sono venute in mente al Senato, ma sono venute in mente al
Governo quando, scavalcando quello che il Senato con buonsenso aveva
fatto, ha imposto la fiducia.
In
questa legislatura c'è un' impressionante invasione del diritto
penale che entra dappertutto, dimenticando che in Italia è prevista
l'obbligatorietà dell'azione penale, diversamente dall'Europa. Per
esempio questo avviene nei reati ambientali.
A
questo proposito vorrei fare una domanda ai colleghi, non rispetto a
quando c'è il reato ambientale anche colposo, ma quando non c'è il
reato colposo. Mi chiedo cioè quando il coltivatore diretto,
l'agricoltore, l'imprenditore, chiunque abbia un'attività non corra
il rischio di commettere un reato anche colposamente.
Abbiamo
le interdittive - certo - che sono amministrative, ma mi chiedo se la
lotta alla mafia deve essere fatta attraverso la distruzione delle
aziende - come abbiamo sentito in Commissione dagli avvocati e anche
dai prefetti - sulla base di parentele, quindi senza alcuna
responsabilità e senza alcun reato; se la prescrizione, di cui siamo
ancora discutendo, insieme all'aumento delle pene possa portare per
trent'anni una persona sotto processo. In questo momento, inoltre,
stiamo discutendo della corruzione tra privati che scatterà anche se
non c'è il danno per l'azienda. Nella relazione tecnica c'è scritto
che si prevede un aumento esponenziale dei processi, visto che per il
concorrente di un'azienda sarà possibile far denuncia anche se non
c'è un danno; cose che oggi si risolvono magari con un licenziamento
si inseriscono all'interno di un circuito penale e questo è fonte di
grande preoccupazione per l'economia.
In
ultimo abbiamo sentito la situazione delle carceri, ma ci sono
centinaia di persone di cui è già stata disposta la scarcerazione e
il trasferimento agli arresti domiciliari, ma che sono in carcere
perché manca il braccialetto elettronico. È una cosa incredibile;
fra l'altro se un magistrato stabilisce che una persona in attesa di
giudizio non deve stare in carcere o deve stare agli arresti
domiciliari, perché lo tengono in carcere per mesi e mesi perché
per via amministrativa manca il braccialetto? Abbiamo fatto anche
questa segnalazione al Ministro, perché saranno piccole cose, ma non
lo sono per chi, pur essendo stato scarcerato e avendo diritto agli
arresti domiciliari, rimane in carcere semplicemente per una carenza
amministrativa. (Applausi
del senatore Mario Ferrara).