GIOVANARDI (IDEA): RACCOGLIERE GRIDO FAMIGLIARI
(9Colonne) Roma, 29 giu - "Il 1° luglio dello scorso anno a Dacca nove lavoratori italiani vennero barbaramente torturati e poi trucidati , in parte imprenditori, in parte dipendenti, senza che avessero commesso nessun'altra colpa rispetto a quella di non essere in grado di recitare versetti del Corano". Così il sen. GIOVANARDI senatore di Idea Popolo e Libertà nell'intervento di fine seduta di oggi al Senato. " Su quel terribile episodio è calata una cortina di silenzio e i familiari non sono ancora riusciti, dopo un anno, ad avere notizie sull'accaduto e a sapere chi sono i responsabili". GIOVANARDI ricorda nel suo intervento che: " mentre, giustamente, l'Italia si è mobilitata, in tutti i municipi, nelle università, perché venga fatta piena luce sulla morte di Giulio Regeni, stranamente sulla morte di questi nostri nove connazionali è scesa una cortina di silenzio". "Credo sia giusto - continua GIOVANARDI - raccogliere il grido di protesta e di dolore dei loro familiari perché quello che l'Italia fa per altre persone, che sono state vittime di altrettanti gesti di violenza, possa avvenire anche per ricordare queste nove vittime del lavoro: erano italiani che lavoravano all'estero, vittime di una barbarie terroristica senza alcuna giustificazione". GIOVANARDI conclude "Dobbiamo sostenere la ricerca della verità dei parenti di queste vittime che chiedono un minimo di appoggio del Governo italiano e del Ministero degli esteri affinchè questo avvenimento così tragico non passi sotto silenzio e venga fatta piena luce sull'accaduto".