STRAGE USTICA: GIOVANARDI, 'RISARCIMENTO A ITAVIA? IL MONDO CI RIDE DIETRO
Catanzaro, 23 apr. - (Adnkronos) - "Ho letto i tre articoli del Sole 24 Ore e si tratta di un caso di omissione giornalistica, perchÈ nessuno di essi parla della sentenza penale, passata in giudicato, che assolse i quattro generali affermando che l'ipotesi del missile Ë pura fantascienza. Secondo quella sentenza, e lo dice esplicitamente, non ci fu nessuna battaglia aerea e nessun missile. Ma non solo. La Commissione tecnica presieduta dall'ex sottosegretario alle Infrastrutture Aurelio Misiti, con i pi˘ grandi periti internazionali, due inglesi, due svedesi, due tedeschi e cinque italiani, concluse con certezza assoluta che l'aereo venne abbattuto da una bomba esplosa nella toilette. Il mondo ora ci ride dietro". A dirlo all'AdnKronos Ë l’ex senatore Carlo Giovanardi, parlando della sentenza che ha condannato i†ministeri della Difesa e dei Trasporti, ritenuti colpevoli di non aver tutelato la sicurezza dei cieli, a risarcire con 330 milioni di euro la compagnia aerea Itavia, proprietaria del Dc9 che il 27 giugno del 1980 esplose in volo nella strage di Ustica.
"In ogni caso - spiega Giovanardi -, una volta accertato che l'ipotesi del missile non sta in piedi, e tirate fuori decine di versioni da fantascienza alla Purgatori, il ramo civile della giustizia italiana Ë partito da un giudice onorario aggiunto che a tavolino ha scritto che secondo lui ad abbattere il Dc9 Ë stato un missile. Ma tutte le sentenze civili che si sono succedute, fino in Cassazione, e che costeranno agli italiani 330 milioni di euro, pi˘ i 62 gi‡ pagati ai familiari delle vittime come indennizzo, dicono che "Ë pi˘ probabile che non" che sia stato un missile, mentre il penale ha accertato che non ci fu nessun Muro di gomma, che i generali erano innocenti e che la causa dell'esplosione Ë una bomba, come ho riferito in parlamento da sottosegretario". Non "c'Ë nessuna perizia - aggiunge l'ex senatore -, dopo quella depositata al processo penale, che contraddica la perizia di questi 11 luminari, eppure si Ë passati al civile con il "Ë pi˘ probabile che non".
Fra l'altro, lo stesso giudice istruttore Rosario Priore, una volta accertato che non c'era traccia di missile sul relitto tirato fuori dal fondo del mare, ha dovuto dire che la causa dell'incidente fu una quasi-collisione, una tesi mai verificatesi nella storia
dell'incidentistica mondiale". Ma, chiediamo all'ex senatore, se le cose stanno cosÏ, com'Ë possibile che i giudici civili arrivino a una verit‡ opposta?. - "In uno dei processi civili - spiega Giovanardi - l'avvocatura dello Stato portÚ la sentenza penale, e vinse la causa, ma gli avvocati della parte soccombente notarono che quella sentenza venne depositata due giorni dopo la scadenza dei termini. Dunque la Cassazione stabilÏ che era necessario rifare il processo in appello ma estromettendo la sentenza penale depositata. Da qui si consolidÚ una sentenza, e poi vennero fuori tutte le altre. Lo Stato si Ë sempre opposto alla richiesta di risarcimento danni, ma il "pi˘ probabile che non" ha resistito, naturalmente con l'appoggio di una campagna mediatica incredibile di balle cosmiche scritte in film in cui si diceva un po' che i responsabili erano i francesi, un po' gli americani, e con la Regione Emilia Romagna che finanzia l’associazione della Bonfietti”. Dunque, evidenzia Giovanardi, sulla base del "pi˘ probabile che non", i ministeri devono pagare "perchÈ non hanno tenuto fermo l'aereo a Bologna, facendolo partire, e perchÈ avrebbero dovuto prevedere che ci sarebbe stata l'esplosione di una bomba a bordo, dicono gli atti giudiziari, o il missile, dicono le sentenze civili". Giovanardi sottolinea anche un ennesimo aspetto, vale a dire che se il missile Ë stato lanciato, come sostengono in molti, "dai nostri alleati americani o francesi, a pagare i risarcimenti dovrebbero essere loro, ma allora perchÈ il nostro governo non glieli chiede? Glielo dico io. PerchÈ ci sono decine e decine di risposte di americani e francesi alle rogatorie italiane, ma ci sono anche le lettere personali di Bill Clinton e Jacques Chirac, ex presidente degli Stati Uniti e della Francia, a Giuliano Amato, in cui affermavano sul loro onore che loro con la storia della strage di Ustica non c'entravano nulla. Se a ciÚ si aggiunge che c'Ë la sentenza penale che esclude l'ipotesi del missile, certo che il governo italiano non chiede il risarcimento ai nostri alleati, ci prenderebbero a pernacchie". L'ex senatore aggiunge dell'altro. - "L'ex deputato della Commissione Stragi Eugenio Baresi ha scritto al Csm affermando che le sentenze civili sono costruite su falsi che stravolgono il penale. Il Csm gli ha risposto non contestando i fatti ma sostenendo di non essere competente". Infine l'ex senatore ricorda che, essendo membro della Commissione d'inchiesta sul caso Moro, non puÚ dire quello che sa, ma “quattro anni fa, scortatissimi, andammo con Gasparri nella sede dei servizi segreti dove ci fecero consultare e annotare la documentazione del carteggio fra Beirut e Roma del biennio 1979-1980, cioË i mesi precedenti la strage di Ustica e la strage di Bologna, e tutta questa documentazione, consultabile perchÈ Ë stato tolto il segreto di Stato ma non divulgabile perchÈ riclassificata "segreto" e "segretissimo", fa drizzare i capelli in testa ed Ë in sintonia con la tesi della bomba". (Lro/Adnkronos)