Dopo il colpo di stato in Cile contro Salvator Allende, l’ex Presidente della Repubblica Eduardo Frei Montalva, in quel momento Presidente del Senato, si recò in visita al Generale Pinochet, sperando di sentirsi dire che presto sarebbero state ripristinate le libertà democratiche.Alla fine di un tempestoso colloquio, quando Frei chiese di poter chiamare l’autista per far ritorno al Senato, Pinochet gli rispose che doveva andarci a piedi, perchè i privilegi della politica erano finiti!Questo è lo spirito con il quale gli “scappati da casa” del Movimento 5 Stelle, a cui calza a pennello l’antica definizione di Leo Longanesi: “capaci di tutto e buoni da niente” intendono drasticamente ridurre la rappresentanza parlamentare.E’ impressionante vedere in TV Sottosegretari e Ministri pentastellati, con in testa l’abbronzatissimo Luigi Di Maio, che hanno riempito Sottogoverno ed Enti Pubblici di amici, compaesani e compagni di scuola, impegnati a sostenere la loro battaglia contro la cosidetta “casta” mentre scendono e salgono freneticamente da Auto Blu e Voli di Stato.In realtà seguendo il loro Capo, il comico Beppe Grillo, che in Parlamento avrebbe una qualche difficoltà ad entrare per una condanna definitiva per omicidio plurimo colposo, l’obiettivo del Movimento è quello di sostituire il Parlamento con una farsesca democrazia diretta manipolabile via social, dove per governare “uno vale uno”, teoria in base alla quale l’Italia sta già pagando prezzi terrificanti.Nel dibattito parlamentare sul “taglio” il PD, che aveva votato contro nelle prime tre letture costituzionalmente necessarie, illustrando “per convinzione” i motivi di indebolimento della rappresentanza popolare che fa precipitare l’Italia al penultimo posto dei paesi europei nel rapporto eletti -elettori e tutte le disfunzioni che ne deriverebbero non essendosi provveduto per tempo a varare una nuova legge elettorale e le necessarie riforme costituzionali di accompagnamento, ha votato a favore “per convenienza” in quarta e decisiva lettura per tornare al governo assieme ai 5 stelle.Lo stesso prezzo aveva già pagato la Lega per poter formare il Conte primo con i 5 stelle, che è durato sino alla richiesta di “pieni poteri” da parte di Salvini, scippati con destrezza da Giuseppe Conte con il suo bis nato con la benedizione di PD e 5 Stelle.I precedenti di questo taglio non sono rassicuranti: nel 1929 Mussolini tagliò i Parlamentari da 535 a 400, con una riduzione meno drastica di quella voluta dai Grillini perchè l’Italia aveva allora 40 milioni di abitanti contro i 60 attuali, ma con la finalità di cancellarli dl tutto come avvenne nel 1939 con la creazione della Camera dei Fasci e delle Corporazioni su base non elettiva, semplice organo per fornire innocui pareri al Governo.Unica giustificazione del sì di fronte a questa Caporetto democratica sarebbe un risparmio che Carlo Cottarelli calcola in un risibile 0,007 dl bilancio dello Stato.Pertanto voterò NO al Referendum e lo stesso farei se qualcuno in nome del risparmio mi proponesse di tagliare un terzo degli insegnanti nelle Scuole e dei medici negli Ospedali, senza porsi il problema di rendere più efficiente ed organizzato il nostro sistema scolastico ed il nostro sistema sanitario.
*Già vice Presidente della Camera e Ministro per i rapporti con il Parlamento
Copyright © 2006 Carlo Giovanardi - Contattaci - Amministrazione
Powered by dicecca.net - Web Site