DICHIARAZIONE GASPARRI - GIOVANARDI
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“L'impostazione tendenziosa della conferenza sulle droghe in corso a Genova non consente di arrivare alle conclusioni a cui alcuni esponenti della sinistra giungono, ritenendo percorribile la via della legalizzazione. Anche le parole di alcuni magistrati in procinto di andare in pensione non consentono di arrivare a queste conclusioni. Gli interventi del ministro Gelmini e del presidente della conferenza delle Regioni Fedriga sono stati chiarissimi e sono stati contrari a ogni ipotesi di legalizzazione della cannabis. Se qualche grillino in cerca di occupazione futura ha voluto organizzare questa conferenza per condizionare il dibattito in corso ha sbagliato strada. Gli argomenti contro ogni forma di legalizzazione sono fortissimi e prevalenti. A Genova l’organizzazione della conferenza è stata faziosa e non ha dato voce a tanti operatori che hanno protestato con una lettera e che portano avanti orientamenti chiari. Ma non è una faziosità di una parte del governo che ha messo a tacere libere voci come quella della Gelmini e di Fedriga e di tanti di noi che si battono nel parlamento e nel Paese contro le dissennate ipotesi di legalizzazione. Ci sembra paradossale dover ricordare ad un magistrato autorevole come De Raho che la possibilità di far uscire dal carcere i detenuti tossicodipendenti anche con condanne fino a sei anni, purché vadano in una comunità, vige in Italia da decenni. De Raho applichi le norme insieme ai suoi colleghi invece di parlare in maniera astratta di cose che già esistono e che non vengono messe in pratica, in primo luogo dalla magistratura italiana”. Lo dichiarano i senatori Maurizio Gasparri e Carlo Giovanardi
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