Ma nel nostro paese chi solleva inutili polveroni polemici sa di cosa parla e capisce quello che contesta ?
Nel giorno del Ricordo delle foibe e dell' esodo e' finito nel mirino dell' Anpi e di svariati parlamentari il comunicato del Ministero della Pubblica Istruzione, accusato di aver messo sullo stesso piano l'Olocausto del popolo ebraico con la tragedia dell' esodo che ha coinvolto gli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia.
In realta' chi legge il Comunicato firmato da Stefano Versari puo' facilmente appurare che il Capo Dipartimento per il sistema educativo, quando si riferisce agli ebrei ,scrive che sono stati vittime " di una feroce volonta' di annientamento, mai sperimentata prima nella storia dell' umanita'."
I contestatori omettono poi di ricordare che Versari nel Comunicato aggiunge al caso delle vittime italiane delle foibe gli esempi storici dei genocidi degli Armeni cristiani e dei mussulmani di Sebrenica, tutti esempi di " categorie " che hanno pagato la loro appartenenza nazionale, razziale o religiosa,
Chi scrive puo' sostenere a testa alta che , pur non vedendo alcuno scandalo in quello che Versari ha scritto, di ritenere inappropiato confondere l' unicita' dell' Olocausto del popolo ebraico con altre sia pur terribili e dolorose tragedie storiche.
Nel 2017 assieme a Guido Compagna e Gaetano Quagliariello mi opposi infatti in Aula del Senato, senza fortuna , alla proposta di legge, purtroppo poi approvata dal Parlamento, che ha introdotto una aggravante alle sanzioni penali che colpiscono non piu' soltanto chi nega o minimizza l' Olocausto del popolo ebraico ma anche a chi nega o minimizza ogni fattispecie di crimini contro l' umanita' e crimini di guerra.
Con noi si schierarono i piu' importanti ed autorevoli Storici contemporanei italiani, giustamente preoccupati che la liberta' di ricerca possa essere sanzionata penalmente.
Non mi risulta che nel 2017 l' Anpi e tanti parlamentari che oggi si stracciano le vesti abbiano contestato l' annacquamento dell' Olocausto tra altre centinaia di episodi di di crimini contro l' umanita' o di guerra, alcuni dei quali Versari ha ricordato.
Queste polemiche contro il legittimo anche se discutibile comunicato del Ministero non a caso vengono proprio da quella sparuta minoranza di sinistra che voto' contro la decisione di istituire una Giornata del Ricordo, evidentemente ancora oggi desiderosa non di ricordare il sacrificio dei fratelli italiani ma di ossequiare il loro persecutore Maresciallo Tito.
Carlo Giovanardi