La legge 426/1971 riguardante la disciplina del commercio, fissava all'art. 11 i principi generali dei piani di sviluppo e di adeguamento: "Al fine di favorire una più razionale evoluzione dell'apparato distributivo i comuni procedono alla formazione di un piano di sviluppo e di adeguamento della rete di vendita, sentito il parere di apposita commissione. Il piano, nel rispetto delle previsioni urbanistiche, tende ad assicurare la migliore funzionalità e produttività del servizio da rendere al consumatore e il maggior possibile equilibrio tra installazioni commerciali a posto fisso e la presumibile capacità di domanda della popolazione stabilmente residente e fluttuante, tenuto conto anche delle funzioni svolte dall'ambulantato e da altre forme di distribuzione in uso." Autorizzazioni al commercio infatti e piani dell'urbanistica commerciale sono stati, o meglio, avrebbero dovuto essere nella legislazione vigente gli strumenti per contemperare le esigenze del piccolo commercio, della grande distribuzione ed in definitiva della più vasta platea di consumatori. Ma non sempre e non dovunque questi obbiettivi sono stati raggiunti; questo piccolo libro bianco dimostra come in qualche parte d'Italia sia stata applicata con efficacia e determinazione l'immortale definizione di Orwell, riferita al caso nostro:"tutti gli operatori commerciali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri".
E' POSSIBILE IL CAMBIAMENTO NELL'"ALTRA ITALIA"? Che cos'è che determina il permanere degli stessi blocchi di potere nelle regioni rosse? La risposta più facile sarebbe quella lombrosiana: gli emiliano, i toscani, gli umbri, i marchigiani hanno le teste diverse da quelle degli altri italiani..., sono fatti così e questo spiega l'anomalia. Scartata evidentemente la tesi lombrosiana, a cosa è dovuta tale anomalia? E' a questo che il libro vuole dare una risposta.
Recenzione: Il 7 febbraio 1992 a MIlano venne arrestato Mario Chiesa in flagrante reato di concussione. Era il primo atto di quella tempesta giudiziaria di inaudite proporzioni che tra il 1992 e il 1994 ha travolto la politica italiana, abbattendosi con particolare violenza sul partito di maggioranza che per cinquant'anni aveva governato l'Italia: la Democrazia cristiana. Battezzato "Tangentopoli" dai giornali del tempo, quel periodo della nostra storia recente ha visto colpire tanti, troppi innocenti. Basandosi su una ricca e inoppugnabile documentazione, oltre che sulla sua personale esperienza, in questo libro Carlo Giovanardi, un protagonista di primo piano della politica di questi ultimi anni, racconta il calvario della Dc attraverso l'analisi dei più sconvolgenti casi giudiziari avviati dal pool di Mani Pulite e dilagati poi in tutta Italia. Un tema scottante e sempre di grande attualità, trattato con competenza ed equilibrio, in un libro che ci aiuta a conoscere e capire tutti gli inquietanti retroscena del fenomeno che ha cambiato il volto politico dell'Italia di fine millennio.