POL NAZ TRIESTE: GIOVANARDI, 'POLIZIOTTI BUONI SOLO QUANDO VENGONO UCCISI' = Roma, 8 ott. (AdnKronos) - "Se a Trieste i poliziotti avessero sparato contro il killer per loro si sarebbe aperto un incubo. Sarebbero finiti sotto processo per anni e anni. Sono vicino a carabinieri e poliziotti perché che cosa devono fare? Diventano buoni solo quando vengono uccisi". Così l'ex senatore Carlo GIOVANARDI commenta all'Adnkronos la sparatoria in questura a Trieste, dove venerdì scorso hanno perso la vita gli agenti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta. L'ex senatore ricorda poi il caso di Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere dei carabinieri ucciso lo scorso 26 luglio a Roma e in particolare la foto dello 'scandalo', quella che ritrae Christian Natale Hjorth bendato, nella caserma di via in Selci, che ha sollevato un vespaio di polemiche. "C'è una foto che mi ha mandato il sindacato di polizia che mostra alcuni Paesi tra cui Francia, Germania, Stati Uniti, Inghilterra, Israele e Austria dove la polizia benda gli individui arrestati - dice GIOVANARDI - ma di cosa stiamo parlando? Poi che magari in quel momento non avrebbero dovuto farlo posso essere d'accordo anche io, ma davanti a un carabiniere morto ammazzato, davvero facciamo polemica su una foto?". Infine aggiunge: "Quando nel 2013 davanti a Palazzo Chigi Luigi Preiti sparò contro i carabinieri, ferendo Giuseppe Giangrande e Francesco Negri, i carabinieri italiani gli saltarono addosso, lo sparatore era a pancia in giù e il carabiniere gli mise le manette. L'aggressore ha lasciato su una sedia a rotelle Giangrande - conclude GIOVANARDI -. Ma se lo sparatore avesse avuto un infarto quando i carabinieri, invece di sparare, gli sono saltati addosso e lo hanno immobilizzato, ora sarebbero sotto processo".