L’avvocato Mariuccia Quilleri ha inviato il 3 maggio una lettera al Ministro per le Pari Opportunità ed al Sottosegretario allo Sport, sottoscritta da venti atlete donna, per chiedere un loro intervento relativamente alla partecipazione alle loro gare femminili in Italia di un atleta uomo che si definisce donna pur non avendo compiuto nessun percorso definitivo di transizione da un sesso all’altro.
La partecipazione di atleti uomini, che si autoproclamano donne, alle gare femminili significa in pratica, come sottoscrivono le firmatarie dell’appello, relegare le donne ad un ruolo subalterno, non potendo certo competere con chi ha la struttura corporea di un maschio.
Sino ad ora, malgrado un sollecito tramite interpellanza parlamentare da parte del senatore Gaetano Quagliariello, dal Governo non è arrivata alcuna risposta.
Se dovesse poi passare il disegno di legge Zan, per il combinato disposto degli art 1 e 4, le atlete donne non potrebbero neanche più protestare, correndo il rischio di essere condannate sino a 4 anni di carcere perchè c’è libertà di esprimere opinioni “purchè non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori”.
L’Occidentale esprime solidarietà a queste atlete amatoriali coraggiose e apre una campagne di raccolta firme di solidarietà per la loro battaglia .
FIRMA ANCHE TU! (Per aderire è sufficiente lasciare le proprie generalità nei commenti all’articolo)
Carlo Giovanardi
Gaetano Quagliariello
Eugenia Roccella