INTERPELLANZA USTICA 2002

Esigenza di una corretta e completa informazione sulle strage di Ustica

Leggi il Contenuto del testo dell'interpellanza presentata dall'on. Tucci nel 2002 circa la Strage di Ustica e la mia risposta nella seduta n° 200 dell' 8 ottobre 2002.

Atto Camera
Interpellanza

2-00257
presentata da MICHELE TUCCI mercoledì 27 febbraio 2002 nella seduta n.105
Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della giustizia, il Ministro della difesa, per sapere - premesso che:

in questi mesi, a 22 anni dall'incidente di volo del DC9 I-TIGI ITAVIA del 27 giugno 1980, che costò la vita ai 77 passeggeri e ai quattro membri dell'equipaggio, si avvia all'ultima e definitiva fase il processo dinanzi alla terza sezione Corte di Assise di Roma che dovrà stabilire la «verità processuale» sulla tragica vicenda;

nel corso degli anni le oggettive difficoltà di istruzione probatoria hanno portato alla formulazione di ipotesi e di relativi capi di imputazione al vaglio della magistratura;

nonostante le contraddizioni e i sospetti di depistaggio tutto il possibile è stato fatto per ricostruire la vicenda ed acquisire elementi di prova, compreso il recupero dei resti dell'aeromobile e la sua ricostruzione quasi integrale. Tuttavia la possibilità di individuare precise responsabilità nelle competenti sedi giurisdizionali risulta difficile e soltanto il completamento dell'attuale fase processuale potrà individuare una verità quanto meno processuale;

il ruolo dei media nella vicenda di Ustica è stato estremamente rilevante per il forte impatto sull'opinione pubblica di questa tragedia e per la difficile individuazione dei responsabili. In questo contesto alle vittime di Ustica, cui va tributato il massimo rispetto ed il massimo impegno per la ricerca della verità, si rischia di affiancare ulteriori vittime;

possono diventare vittime le Istituzioni coinvolte, come l'Aeronautica militare, il SISMI e coloro che, per difendere il corpo di appartenenza da accuse ritenute ingiuste, sono stati perseguiti penalmente, a causa del contenuto ritenuto diffamatorio delle affermazioni fatte;

è il caso del generale Catullo Nardi, uno dei coordinatori del «Dossier Ustica» predisposto dal Comitato di Studi istituito presso il Centro Studi Aeronautici, condannato in primo grado per alcune frasi fatte in pubblico nell'ambito di un Convegno. Possono diventare vittime anche gli attuali imputati, ufficiali dell'Aeronautica militare, del SISMI e funzionari di CIVILAVIA, sui cui pendono gravissime accuse che vanno dall'attentato contro organi costituzionali dello Stato, aggravato dall'alto tradimento, alla falsa testimonianza e al depistaggio. Persone che dovrebbero vedersi garantiti i propri diritti ed in particolare il diritto ad un equo e non «sommario» processo;

in questi giorni viene rappresentato uno spettacolo «I-TIGI Canto per Ustica» e diffusa una video cassetta della rappresentazione con allegato un volume. Tale spettacolo, di indubbia e suggestiva dimensione artistica, si basa però su una ricostruzione dei fatti arbitraria. Nello spettacolo prodotto peraltro per RAI 2 e già trasmesso in televisione, si prospetta lo scenario dell'abbattimento ad opera di un missile, piuttosto che la diversa ipotesi dell'esplosione a bordo. Non è in discussione il valore artistico dello spettacolo, ma la chiave di lettura, che non lascia spazio ad una critica valutazione n