IDEE CHIARE E POLITICHE CHIARE SULL'IMMIGRAZIONE

AREA POPOLARE NCD-UDC DEVE RIUSCIRE A SOSTENERE, FRA GLI OPPOSTI ESTREMISMI DELLA LEGA E DI QUELLI CHE VOGLIONO SPALANCARE LE PORTE DELL'ITALIA A TUTTI, UNA VISIONE CRISTIANA DELLA QUESTIONE DELL'IMMIGRAZIONE, COSI COME EBBE PROFETICAMENTE A PROPORRE IL CARDINALE GIACOMO BIFFI UN ANNO PRIMA DELL'ATTENTATO ALLE TORRI GEMELLE.
PER NOSTRA DEBOLEZZA NON SIAMO RIUSCITI AD IMPORRE COMPIUTAMENTE QUESTA LINEA, CHE VA RIPROPOSTA CON FORZA SE VOGLIAMO AFFRONTARE E RISOLVERE QUESTO DRAMMATICO PROBLEMA.

Dalla nota pastorale "La città di san Petronio nel terzo millennio", Bologna, 12 settembre 2000, del cardinale Giacomo Biffi:

Considerazione generale

43. Possiamo aggiungere un’annotazione, che riguarda da vicino soprattutto il comportamento auspicabile dello Stato e di tutte le varie autorità civili.I criteri per ammettere gli immigrati non possono essere solamente economici e previdenziali (che pure hanno il loro peso). Occorre che ci si preoccupi seriamente di salvare l’identità propria della nazione. L’Italia non è una landa deserta o semidisabitata, senza storia, senza tradizioni vive e vitali, senza una inconfondibile fisionomia culturale e spirituale, da popolare indiscriminatamente, come se non ci fosse un patrimonio tipico di umanesimo e di civiltà che non deve andare perduto. In vista di una pacifica e fruttuosa convivenza, se non di una possibile e auspicabile integrazione, le condizioni di partenza dei nuovi arrivati non sono ugualmente propizie. E le autorità civili non dovrebbero trascurare questo dato della questione. In ogni caso, occorre che chi intende risiedere stabilmente da noi sia facilitato e concretamente sollecitato a conoscere al meglio le tradizioni e l’identità della peculiare umanità della quale egli chiede di far parte.

44. Sotto questo profilo, il caso dei musulmani va trattato con una particolare attenzione. Essi hanno una forma di alimentazione diversa (e fin qui poco male), un diverso giorno festivo, un diritto di famiglia incompatibile col nostro, una concezione della donna lontanissima dalla nostra (fino ad ammettere e praticare la poligamia). Soprattutto hanno una visione rigorosamente integralista della vita pubblica, sicché la perfetta immedesimazione tra religione e politica fa parte della loro fede indubitabile e irrinunciabile, anche se di solito a proclamarla e farla valere aspettano prudentemente di essere diventati preponderanti. Mentre spetta a noi evangelizzare, qui è lo Stato - ogni moderno Stato occidentale - a dover far bene i suoi conti. Cattolicesimo "religione nazionale storica"

45. Da ultimo, sarà bene che nessuno ignori o dimentichi che il cattolicesimo - che non è più la "religione ufficiale dello Stato" - rimane nondimeno la "religione storica" della nazione italiana, oltre che la fonte precipua della sua identità e l’ispirazione determinante delle nostre più autentiche grandezze. Perciò è del tutto incongruo assimilarlo alle altre forme religiose o culturali, alle quali dovrà sì essere assicurata piena libertà di esistere e di operare, senza però che questo comporti o provochi un livellamento innaturale o addirittura un annichilimento dei più alti valori della nostra civiltà. Va anche detto che è una singolare concezione della democrazia il far coincidere il rispetto delle minoranze con il non rispetto delle maggioranze, così che si arriva di fatto all’eliminazione di ciò che è acquisito e tradizionale in una comunità umana. Si attua una "intolleranza sostanziale", per esempio, quando nelle scuole si aboliscono i segni e gli usi cattolici, cari alla stragrande maggioranza, per la presenza di alcuni alunni di altre religioni.