UNIONI CIVILI: GIOVANARDI "TESTO CIRINNÀ SALTO INDIETRO DI SECOLI"

ROMA (ITALPRESS) - "Il testo Cirinna' sulle unioni civili votato dal Pd e dal M5S, anziche' farci fare un passo avanti ci fa regredire di quasi 2000 anni quando le schiave non avevano nessun diritto sui figli perche' il figlio della schiava era considerato un frutto, e i frutti nel diritto romano appartenevano al proprietario della cosa madre, cosi' come la progressista proposta Cirinna' vuol fare con i cosiddetti uteri in affitto". Cosi' il senatore di Area popolare Carlo Giovanardi. "Questa barbarie e' durata sino a meta' del 1800 quando nei negli stati del sud degli Stati Uniti - aggiunge - le schiave di colore erano a disposizione del padrone che spesse volte le costringeva a vendere il figlio frutto della loro relazione coatta. Come hanno spiegato chiaramente le associazioni Lgbt audite in commissione giustizia al Senato, facilmente consultabile dal sito del Senato stesso, l'obiettivo di queste associazioni e' di usare il testo Cirinna' per scardinare la nostra Costituzione e ottenere due obiettivi principali: adozione ed utero in affitto da una parte e reversibilita' dall'altra, sottraendo risorse alla famiglia naturale. Ci opporremo fermamente in Parlamento e nel Paese - conclude Giovanardi - affinche' questo testo venga affossato a favore di una soluzione alternativa che riconosca tutti i diritti dei conviventi omo ed eterosessuali nelle formazioni sociali in cui si sviluppa la loro personalita', cosi' come richiesto al Parlamento dalla Corte Costituzionale e dalla Corte di Cassazione, senza questo drammatico ritorno al passato che fra l'altro vuol togliere ai bambini il sacrosanto diritto di avere un padre e una madre". (ITALPRESS).