GIUSTIZIA: GIOVANARDI, PD RIFLETTA SU PRESCRIZIONE, NO A 'IMPUTATI A VITA'

Cosi' si puo' rischiare di restare sotto processo per oltre trent'anni
Finora dai dem un muro, ma non e' cosi' che si va verso giusto processo

Roma, 28 set. (AdnKronos) - "Non possiamo creare la categoria degli imputati a vita, di persone che rischiano di restare sotto processo per più di trent'anni". Lo dice all'Adnkronos il senatore di Area popolare Carlo Giovanardi, componente della commissione Giustizia di Palazzo Madama, a proposito dello scontro in atto tra Pd e Ap sui tempi di prescrizione. Uno scontro che si era già consumato alla Camera, con Area popolare che in commissione aveva fatto fronte comune con Forza Italia contro l'allungamento dei tempi della prescrizione e che al momento del voto in aula si era poi astenuta. Ora la questione si ripropone, con rischi più alti, al Senato, dove i numeri della maggioranza sono differenti da quelli di Montecitorio. "Un punto di caduta -aggiunge Giovanardi- non si è ancora trovato, nonostante l'impegno annunciato a suo tempo dal ministro Guardasigilli Orlando a non assommare l'aggravio delle pene per i reati di corruzione che rischia di portare un imputato di corruzione in atti giudiziari sotto processo per 33 anni, un eccesso insopportabile". "Infine, c'è da sottolineare come i casi di prescrizione per i reati di corruzione siano in realtà pochissimi. E' vero che è necessario dare ai cittadini un segnale per far comprendere l'impegno della maggioranza per una giustizia migliore, ma questo segnale -conclude Giovanardi- non può portare ad un imputato che rischia un processo di oltre un trentennio".