ECCO IL DOCUMENTO APPROVATO ALL'UNANIMITA' NELL'ASSEMBLEA DEI POPOLARI LIBERALI

Documento approvato venerdì 23 ottobre 2015 dai Popolari Liberali dell’Emilia-Romagna

Come Popolari Liberali lasciammo l'UDC nel 2008, dopo che l'on. Pierferdinando Casini aveva deciso di abbandonare la Casa delle Libertà per aprire la stagione delle alleanze a sinistra.

Siamo stati successivamente fra i fondatori del Pdl, partito democratico, popolare, di ispirazione cristiana, costola italiana del partito popolare europeo, sino a quando Silvio Berlusconi dopo le elezioni politiche del 2013 non ne ha decretato la fine per rifondare Forza Italia.

Nell'ottobre del 2013, in coerenza con le larghe intese che lo stesso Berlusconi aveva voluto per rispondere all'appello del Capo dello Stato sulla necessità di portare a termine in questa legislatura la riforma elettorale e e quella della Costituzione, abbiamo scelto di essere fra i fondatori del Nuovo Centro Destra, perché la nostra storia non è mai coincisa con quella di Forza Italia.

Ci troviamo oggi a constatare l'esaurimento di quella missione, al termine della quale, fin dalla fondazione del NCD, si era unanimemente deciso la ricollocazione in un centro destra alternativo alla sinistra.

Purtroppo dobbiamo constatare che davanti ad intollerabili forzature del Governo di Matteo Renzi, Presidente del Consiglio e segretario di un partito che alle politiche del 2013 ha preso soltanto il 25% dei voti, l'orientamento del NCD è quella di rendere strategica e permanente l'alleanza con la sinistra, con una vera e propria mutazione genetica della vocazione originaria del partito.

Su questioni fondamentali di rivoluzione antropologica come quella delle unioni civili il Governo, lungi dal rimanere neutrale ha imposto con martellanti dichiarazioni del Presidente del Consiglio, del Ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi e addirittura con lo sciopero della fame del Sottosegretario Scalfarotto, tempi e modi dell'approvazione del provvedimento, calendarizzato in aula con un colpo di mano un'ora dopo che la riforma costituzionale era stata approvata con il voto determinante del Nuovo Centro Destra.

Sfrontatamente Governo e PD hanno teorizzato che mentre l'NCD serve per garantire la fiducia, loro possono tenersi le mani libere per approvare i provvedimenti a noi sgraditi con il voto dei 5 stelle. Ma le unioni civili non sono l'unico esempio di come l'NCD viene usato per consentire di portare avanti politiche pienamente contrastanti con i nostri valori.

Il Sottosegretario agli esteri Benedetto Della Vedova sta portando avanti una campagna, insieme a decine di parlamentari, per la legalizzazione della cannabis mentre il Prof. Giovanni Serpelloni non è stato confermato alla guida del Dipartimento per le politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio sostanzialmente svuotato di ogni funzione. Rimane invece ancora al suo posto alla guida dell'UNAR il Dott. Marco De Giorgi, attivissimo nel tentare di propagandare l'ideologia GENDER nelle scuole, addirittura in collaborazione con il Circolo Mario Mieli di Roma, intitolato ad un signore che nei suoi scritti inneggiava alla pedofilia e alla pederastia.

Analogo disastro è riscontrabile nella gestione totalmente illegale della Commissione per le Adozioni Internazionali, che ha visto negli ultimi 3 anni crollare il numero dei bambini adottati. Su tutte queste questioni le nostre proteste e le nostre interrogazioni non hanno ottenuto nessun cambiamento di rotta.

È evidente pertanto che l'arroganza del governo e del PD è direttamente collegabile ad una incomprensibile atteggiamento dell'NCD, è disponibile ad accettare qualsiasi forzatura pur di non mettere in discussione la sua partecipazione al Governo.

Davanti a questa situazione dobbiamo purtroppo prendere atto del fallimento della missione e degli obiettivi che sono stati alla base della nascita dell'NCD, il cui cambio di schieramento non può trovarci consenzienti, perché siamo determinati a contribuire, in periferia come al centro, all'affermazione di un centrodestra, alternativo alla sinistra, collegato al Partito Popolare Europeo.

Modena, 23 ottobre 2015