Nigeriano ucciso:Giovanardi, ora razzismo contro italiano

In cella ma dovrebbe essere a domiciliari, ma manca braccialetto (ANSA) - ROMA, 10 SET - "Un cittadino italiano, Amedeo Mancini, alla data del 10 settembre si trova ancora in carcere per un vergognoso episodio di razzismo alla rovescia che rischia di alimentare, come recentemente in Germania, una deriva xenofoba a favore della estrema destra". Lo scrive in una nota Carlo Giovanardi, senatore di Idea spiegando che "Mancini è stato all'inizio di luglio pregiudizialmente massacrato da una condanna del Senato della Repubblica enfatizzata poi da don Vinicio Albanesi, dal Ministro dell'interno Angelino Alfano, dal Presidente della Camera Laura Boldrini e dal Ministro Maria Elena Boschi che hanno demonizzato lui e l'Italia come responsabili di una vile aggressione che ha causato la morte di un profugo nigeriano". "Il Tribunale del Riesame del 5 di agosto e l'Appello del 30 agosto - ricorda Giovanardi - hanno viceversa scritto nero su bianco, che è ormai pacificamente accertato che all'ignobile e volgare offesa verbale del Mancini alla coppia nigeriana, ha fatto seguito una aggressione da parte della coppia al Mancini" stabilendo pertanto "che al Mancini vengano immediatamente concessi gli arresti domiciliari con l'applicazione del bracciale elettronico: oggi - è la denuncia - è ancora in carcere perché nè il Ministero degli Interni nè quello della Giustizia sono stati in grado di reperire un bracciale elettronico per ottemperare, in attesa del processo, alle disposizioni della magistratura". "E' una vergogna - conclude Giovanardi - di cui ho chiesto ragione in una interpellanza urgente presentata in data odierna al Presidente del Consiglio e ai ministri dell'Interno e della Giustizia".(ANSA).