Droga: Giovanardi, lotta per contrasto non è fallita

(ANSA) - ROMA, 27 SET - "Bisogna sfatare la grande menzogna che la lotta alle tossicodipendenza in Italia sia fallita: è esattamente il contrario perché nell'ultimo decennio nel nostro paese il consumo di eroina e cocaina è in calo mentre l'aumento del consumo della cannabis tra i giovani si spiega con la martellante campagna a favore veicolata da politici e media". Lo afferma il senatore Carlo Giovanardi durante il convegno dal titolo "Cannabis, non è mai leggera - Droga, Mafia, Legalità". "Ricordiamo - aggiunge - che in Italia soltanto il 2 o 3% della popolazione ha avuto almeno un contatto con le sostanze, contro circa il 30% di chi fa uso di tabacco. Dove si legalizza la cannabis il fenomeno esplode con terrificanti conseguenze economiche, sanitarie e sociali: dire che il fenomeno con la repressione comunque non è sparito, è come sostenere l'abolizione del reato di furto, scippo, rapina ecc., e che malgrado le sanzioni c'è chi continua a rubare".(ANSA).

Cannabis: Gratteri, falso che legalizzarla impoverisca mafie

(ANSA) - ROMA, 27 SET - "Le mafe non si impoveriscono legalizzando la cannabis. Solo il 5% dei tossicodipendenti è dipendente dalla cannabis e di questi solo il 25% è maggiorenne: mi pare che il mancato guadagno sarebbe risibile. E per coerenza bisognerebbe legalizzare la cocaina, visto che da lì arriva l'80% dei guadagni". Lo ha detto il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, ribadendo la sua posizione al convegno 'Cannabis, non è mai leggera', in Senato, contro la proposta di legge per la legalizzazione della cannabis. "Mai si potrà competere sul piano del prezzo" tra la produzione legale e il mercato illegale: "Figuriamoci - ha osservato Gratteri - se i tossicodipendenti andrebbero a comprare la cannabis a 10 euro al grammo in farmacia quando possono averla a 4 euro dagli spacciatori". Ed "è sbagliato - ha aggiunto - anche dire che con la legalizzazione le forze dell'ordine si potrebbero dedicare a colpire Il commercio di altre sostanze, perché un'organizzazione criminale che controlla una piazza di spaccio vende tutto. Quali forze potremmo distogliere?". E' inaccettabile pensare: 'siccome non siamo stati capaci di contrastare il narcotraffico, legalizziamo'. E' come dire 'non riusciamo a scoprire gli assassini, legalizziamo gli omicidi'. Gli stessi tossicodipendenti con cui parlo nelle comunità di hanno detto 'dottore, faccia di tutto per non far passare questo provvedimento perché noi abbiamo cominciato con le canne'", ha concluso. (ANSA).

Da sinistra: Maurizio Gasparri, Nicola Gratteri, Daniela Vergara, Rosario Sorrentino, Carlo Giovanardi