Rai: Giovanardi, spero che arrestino Schiavone, è farabutto

(ANSA) - ROMA, 14 NOV - Carlo Giovanardi attacca ancora Rocco Schiavone, fiction di Rai2 tratta dai romanzi di Antonio Manzini: "E' la prima volta che una tv di Stato, pagata dai contribuenti - dice a Radio Cusano Campus - esalta la figura di un ladro, corrotto, corruttore, procacciatore di prostitute, una roba da almeno 20 anni di galera. Picchia i testimoni, massacra di botte i cittadini. E questo sarebbe l'esempio da dare? Ne ho parlato anche con Cantone, che non l'aveva visto e che ora se lo vedrà. Ma è vergognoso mandare questo farabutto sulla Rai, questo è un farabutto, questo corrompe il poliziotto vicino a lui, gli fa dare quattromila euro. Poi si fa i cannoni, ma come si fa? Ma vi immaginate se persone con le armi possano fare uso di sostanze stupefacenti? E poi in Italia vengono criminalizzati dei poliziotti che non hanno fatto assolutamente nulla". "Schiavone - commenta il senatore di "Idea" - è un esempio devastate, spero che nelle prossime puntate lo arrestino, lo mandino in galera, altrimenti l'Italia è un Paese in cui nella tv di Stato esaltiamo i corrotti, i farabutti". "Dice di rubare soltanto ai ladri, bella frasi. Quello che dicono anche le mafie, la camorra, l'ndrangheta dicono di essere più vicine al popolo di quanto sia lo Stato. Bravi, mandiamo in onda i messaggi delle mafie sulla tv di Stato? La responsabile Rai - prosegue - ha detto che questa fiction è stata fatta dopo aver fatto leggere i copioni alla polizia, che informalmente ha già smentito. Spero che il Ministro intervenga, se quanto detto è stato falso spero che qualcuno se ne assuma la responsabilità. Rocco Schiavone devono arrestarlo, devono farlo vedere in galera. Questo Rocco Schiavone è sicuramente amato da tutti quelli della malavita. Cambino la serie, facciano la puntata finale in cui lo arrestano". "Il pubblico vuole bene a Schiavone, ma centinaia di migliaia di italiani vogliono bene anche alla mafia, la camorra e la 'ndrangheta. Se avessi uno come Rocco Schiavone vicino di casa non uscirei mai, avrei sempre paura di poter essere picchiato o venduto per i suoi comodi. Su questa vicenda non molleremo assolutamente", assicura Giovanardi.(ANSA).