Ustica: Giovanardi, se dico cosa ho letto finisco in carcere

Ustica: Giovanardi, se dico cosa ho letto finisco in carcere 
(ANSA) - ROMA, 27 GIU - "Se l'Italia fosse un Paese normale la vicenda Ustica sarebbe chiusa da anni per quanto riguarda le cause dell'incidente perché una perizia tecnica nell'ambito del processo penale ha determinato in maniera chiarissima che a causare l'esplosione è stata una bomba nella toilette di bordo". Così il senatore Carlo Giovanardi su Radio Cusano Campus. Per capire chi sono i colpevoli, secondo il parlamentare "bisogna vedere cosa è successo nel 79-80 nel Mediterraneo". "Io - spiega - facendo parte della commissione d'inchiesta sulla morte di Moro e indagando sul Lodo Moro, ho avuto accesso agli atti ancora desecretati, sui quali è stato rimesso il timbro segreto. Ho letto cose incredibili sui rapporti palestinesi-libici, minacce di rappresaglia. Anche ieri in commissione Moro abbiamo udito uno dei capi palestinesi, ma quando gli ho fatto domande su Ustica abbiamo dovuto secretare. Se dicessi le cose che ho letto e annotato finirei in carcere. Non c'è più il segreto di Stato, ma non posso renderle pubbliche. Noi con 81 vittime, dopo 37 anni, abbiamo chiuso la verità nei cassetti e abbiamo un'overdose di film, sceneggiati che raccontano panzane, tutto ciarpame che la Corte di Cassazione ha bollato come robe di fantascienza". "Nei rapporti da Beirut - aggiunge Giovanardi - dal colonnello Giovannone c'è scritto che il nostro Paese riceveva delle minacce molto pesanti". "Ricordo - prosegue - che Zamberletti disse: 'ho il dubbio che Ustica e Bologna siano stati due avvertimenti dei libici'. Il Capo dello Stato e Gentiloni si sveglino anche perché finora abbiamo speso come cittadini 300 milioni in cause civili. E ovviamente non abbiamo il coraggio di chiedere risarcimenti né a Usa né a Francia perché altrimenti ci riderebbero dietro, dato che la sentenza penale ha assolto i generali e ha detto che non c'era nessuna battaglia aerea". (ANSA).