Antimafia: Giovanardi, codice imita peggiori regimi totalitari

(ANSA) - ROMA, 3 LUG - "La riforma del codice antimafia, in discussione domani al Senato, stravolge i principi della nostra Costituzione per adottare ideologie e metodi dei peggiori sistemi totalitari". Lo sostiene il sen. Carlo Giovanardi di Idea Popolo e Libertà. "Fu infatti il fascismo a rafforzare le misure di sicurezza e di prevenzione, che prescindono dal sistema retributivo delle pene fondate sul fatto, in base al principio della "subordinazione dell'interesse del singolo all'interesse della collettività nazionale". Il nazismo addirittura prevedeva che il giudice, violando i principi di legalità, di retroattività e di applicazione analogica, potesse punire una condotta sulla semplice base della sua contrarietà al "sano sentimento popolare". Non da meno il comunismo sovietico con il famigerato art. 58 del Codice Penale, che con i suoi 14 commi, faceva sì, come spiegò Solzenicyn, che qualunque attività svolta da qualsiasi persona poteva essere definita controrivoluzionaria "se diretta a sovvertire o a indebolire il concilio dei lavoratori" con la confisca dei beni sino alla pena di morte per la "cosciente non esecuzione o deliberata imprudenza a non compiere i propri doveri con lo scopo di sabotare le attività statali. Faremo tutto quello che potremo, domani al Senato, per fermare questa follia dell'esproprio dei beni in base a un semplice sospetto, che ha raccolto già l'unanime dissenso della dottrina giuridica e soprattutto di chi è in prima linea nella lotta contro le mafia e la corruzione", conclude.