Proteste a manifestazione 'no gender' a Bologna

Proteste a manifestazione 'no gender' a Bologna (V. 'Giovanardiprotesta, 'limitata...' delle 12:55 circa) (ANSA) - BOLOGNA, 26 FEB - Si è svolta in una piazza blindata e fra le proteste la tappa bolognese del 'Bus della Libertà' contro il gender nelle scuole, con l'intervento del senatore di Idea Carlo Giovanardi. La presenza di attivisti Lgbt pronti a contestare l'iniziativa aveva fatto spostare l'evento, in una prima fase, in Piazza San Domenico. Ma lo stesso Giovanardi ha fatto sapere di essere intervenuto 'per garantire il diritto di espressione dei sostenitori del Bus della Libertà', riportando la manifestazione nel luogo dove era stata annunciata, in Piazza Malpighi. Qui ad attenderli c'era un presidio di una cinquantina di attivisti, con cartelli che recitavano: 'Stop agli integralismi Cattolici' e 'Nessuno è contro natura'. All'arrivo del pullman, dal gruppo sono partiti slogan e cori di scherno verso Giovanardi e verso i sostenitori del 'Bus della Libertà'. A tenere separate le due parti c'era, in mezzo alla piazza, un cordone di forze dell'ordine. Non ci sono stati contatti, né scontri, ma per più di un'ora la circolazione è stata bloccata, con disagi anche a diverse linee di autobus. "In tutte le tappe ci sono state polemiche ed ostacoli, ma è la prima volta che si cerca di impedire fisicamente di esprimere le nostre opinioni", hanno commentato gli organizzatori dell'iniziativa. "Il Bus della Libertà non ha nessuna intenzione di fermarsi - ha detto Filippo Savarese, direttore delle Campagne di CitizenGO Italia, promotore con Generazione Famiglia del Bus - domani a Pescara e Roma continuerà il nostro tour, ancora di più nel nome della Libertà". Carlo Giovanardi, che era accompagnato dalla candidata di 'Noi per l'Italia' Maria Alessandra Molza", ha spiegato di essere intervenuto per garantire come parlamentare e come cittadino un diritto riconosciuto dalla Costituzione. "Sono d'accordo che nessuno è contronatura, una persona maggiorenne può fare quello che vuole - ha detto Giovanardiai cronisti - ho amici transessuali ma questa è una patologia, sono vicino a chi ha questi problemi ma non è la normalità e non si può raccontare ai bambini che possono essere maschi o femmine e non c'è nessuna differenza". "E' la sua malattia, non la nostra - ha replicato a distanza Porpora Marcasciano, presidente del Mit (Movimento Identità transessuale), presente al presidio - questi sono medievali, da Santa Inquisizione, per secoli ci hanno rinchiuso nei manicomi o nelle carceri e oggi sono qui per rifarlo, ma non glielo permettiamo, assolutamente". Sulle contestazioni a Giovanardi è intervenuto Danilo Cosentino, candidato nella lista Liberi e Uguali Lazio: "Questo oscurantismo rispetto all'educazione alle differenze nella nostra scuola è uno dei tanti motivi che deve rafforzare il nostro impegno a portare, anche nel Lazio, una legge regionale contro l'omofobia e la transfobia, riaprendo un tavolo di dialogo con le associazioni lgbtqi, in attesa di una legge nazionale". (ANSA). YRD-MR 26-FEB-18 17:07 NNN