DA "SECOLO D'ITALIA" DEL 29/04/2018
Boeri, l’implacabile fustigatore dei privilegi altrui.
Ecco quali sono i suoi
di VALERIO FALERNI - Domenica 29 aprile 2018
Diavolo d’un Giovanardi,
inteso come Carlo, lo schietto e sanguigno deputato modenese
difensore di ogni causa perduta in partenza purché giusta ai suoi occhi. Il
minimo per uno che abbracciò la Dc in una terra più rossa del
papavero e che per stazza e parlata ricorda don Camillo. Non
stupisce, dunque, che uno così si sia messo in testa di muovere guerra
all’osannato Tito Boeri, presidente dell’Inps per
spinta di Matteo Renzi, ma soprattutto implacabile censore di ogni
privilegio. Che si tratti di vitalizi, di oneri figurativi o di
qualsivoglia altra diavoleria ad uso e consumo della Casta, Boeri è
lì, con il ditino alzato, pronto alla reprimenda.
Giovanardi fa i conti in tasca al presidente dell’Inps
Tuttavia, come per
ogni fustigatore dei privilegi altrui capita anche a lui di precipitare in
amnesie e intermittenze, soprattutto quando la tasca in cui fare i conti è
cucita sui propri pantaloni. Ma non c’è problema se c’è, a rinfrescargli
la memoria, il mitico Giovanardi. Il politico freme ancora di rabbia per
l’attacco portato da Boeri agli ex onorevoli per il cumulo del vitalizio con la
pensione Inps, nel caso il parlamentare sia un dipendente. «Esattamente quello
che sta accadendo a Boeri», puntualizza a Giacomo Amadori de La
Verità. Boeri, infatti, è in aspettativa dall’università Bocconi. Nel
frattempo, percepisce dall’Inps 104mila euro lordi e l’ente previdenziale
alimenta una gestione separata sulla quale matura il diritto a una seconda
pensione oltre a quella da professore universitario. Sarebbe proprio come gli
onorevoli, se non fosse che per lui c’è ancora più cuccagna. Già, perché mentre
per i deputati in aspettativa (magistrati esclusi) la carriera si blocca, la
sua no.
Dall’ufficio stampa
di Boeri confermano i contributi «volontariamente»
versati dalla Bocconi alla pensione del professore in aspettativa, spiegandoli
con il prestigio che l’incarico di presidente Inps conferisce all’ateneo. Che è privato,
certo. Ma Giovanardi non demorde e chiede: «I contributi reali che
gli stanno versando, li pagano gli studenti con loro rette o la Bocconi con
contributi pubblici?». E non è finita, perché quando l’ufficio stampa precisa
che all’atto della nomina a presidente dell’Inps, Boeri ha rinunciato a tutti i
suoi incarichi, eccetto quello di direttore scientifico del Festival dell’economia di Trento,
Giovanardi è lesto a infilarli in contropiede ricordando che in questa veste
Boeri percepisce 45mila euro all’anno cui vanno aggiunti, per gli ultimi
tre anni, circa 3300 euro al mese a titolo di diaria per vitto
e alloggio nella Capitale.
Anche qui coccolato e riverito come un onorevole. E figuriamoci se quel diavolo
d’un Giovanardi si lasciava scappare l’occasione: «Se noi siamo privilegiati,
lui che cos’è?». Già, cos’è?
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