USTICA, GIOVANARDI (IDEA POPOLO E LIBERTA'): SFIDO GOVERNO E ISTITUZIONI A PUBB

Il 38° anniversario del disastro aereo di Ustica registra purtroppo ancora una volta l'incapacità delle istituzioni di dare una risposta univoca e definitiva su quanto accaduto il 27 giugno del 1980.
Lo stato Italiano ha risarcito i familiari delle vittime con 62 milioni di Euro, speso decine di miliardi di lire per recuperare quasi integralmente i resti del DC9, mentre una sentenza penale passata in giudicato ha assolto i generali dell'Aeronautica da ogni accusa di depistaggio e bollato come da fantascienza l'ipotesi di un missile e di una battaglia aerea.
Malgrado una perizia firmata da 11 dei più famosi esperti aeronautici mondiali, mai contraddetta in nessuna perizia successiva, abbia certificato come il DC9 sia stato abbattuto dall'esplosione di una bomba collocata nella toilette di bordo, gli italiani sono chiamati a pagare adesso altri 400 milioni di Euro circa come risarcimento a causa di sentenze civili che hanno dato come probabilmente avvenuto un fatto radicalmente escluso dalla sentenza penale.
Sfido le autorità istituzionali e i membri del Governo che domani interverranno, invocando la verità, a rendere pubblici gli atti incredibilmente ancora segretati relativi ai mesi precedenti l'esplosione dell'aviogetto e in particolare il cablogramma che la nostra ambasciata a Beirut inviò al Governo Italiano la mattina del 27 giugno 1980, con il suo sconvolgente contenuto.
E' assolutamente ora che l'opinione pubblica, i giornalisti e gli studiosi possano documentarsi su quanto accaduto senza continuare a sviare l'immaginario collettivo con decine di suggestivi e falsi scenari di guerra che stanno mettendo in ridicolo il nostro paese davanti a tutto il mondo.