USTICA. ASSOCIAZIONE VERITÀ: CONTE NE HA PARLATO CON TRUMP?

USTICA. ASSOCIAZIONE VERITÀ: CONTE NE HA PARLATO CON TRUMP? 
(DIRE) Roma, 31 lug. - "Nel rilanciare la partnership Stati Uniti-Italia sul Mediterraneo e la Libia, il nostro Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha chiesto ragione al Presidente degli USA Donald Trump delle 81 vittime italiane del DC9 esploso nel giugno 1980 sui cieli di Ustica, secondo la nostra Cassazione Civile abbattuto da un missile, che Andrea Purgatori e una martellante campagna mediatica sostengono essere stato lanciato da un aereo militare degli Stati Uniti?". Lo scrive in un comunicato rilasciato all'Occidentale la Presidente dell'Associazione Verita' su Ustica, Giuliana Cavazza, la cui madre perse la vita nell'esplosione del DC9. "Giustamente facciamo la voce grossa con l'Egitto per la verita' sulla morte di Giulio Regeni - prosegue -, ma a quanto pare stiamo zitti con gli Stati Uniti, mentre gli italiani sono chiamati a pagare oltre ai 62 milioni di euro di indennizzi, altri 400 milioni di risarcimenti ad Itavia, eredi Davanzali etc, che se fosse stato un missile la causa dell'abbattimento dovrebbero pagare gli americani, mentre se fosse stata una bomba, come certificato nella perizia tecnica firmata da undici dei maggiori esperti aeronautici del mondo, la responsabilita' sarebbe stata in carico agli attentatori. Se Conte non ha posto il problema e' forse perche' la nostra Cassazione penale con sentenza passata in giudicato ha escluso categoricamente la tesi del missile e della battaglia aerea come causa dell'abbattimento del DC9?". "Chiediamo ancora una volta con forza - continua la Presidente Cavazza-, anche in vista delle commemorazioni della strage di Bologna del 2 agosto 1980, che il Governo tolga il segreto dopo ben 39 anni sulle carte provenienti dalla nostra ambasciata di Beirut riguardanti quel tragico periodo, che denunciavano minacce di rappresaglia libico-palestinese nei confronti del nostro Paese, accusato di non rispettare il cosiddetto Lodo Moro, che garantiva loro libero transito di armi in cambio della garanzia di non colpire il nostro territorio con attentati terroristici". "Se vogliamo avere ancora un minimo di credibilita' internazionale - conclude-, dobbiamo finalmente decidere se sull'esplosione del DC9 Itavia ha ragione la Cassazione Penale che ha escluso in maniera categorica che ci sia stata una battaglia aerea e che sia stato lanciato un missile o la Cassazione Civile che ritiene "piu' probabile che non" che sia stato un missile la causa dell'abbattimento".