Ambiente: caro Draghi servono passi avanti non balzi all’indietro

Ambiente: caro Draghi servono passi avanti non balzi all’indietro

In tempi di Pandemia, che sono anche di ampio consumo di spettacoli televisivi, Nathional Geographic sta mandando in onda la serie “le Meraviglie dall’alto”, relative in particolare all’ Europa ma anche a paesi extraeuropei.

C’è da rimanere incantati davanti a città e borghi, veri gioielli di architettura, e campi e campagne ordinate come giardini, dove un tempo c’ erano soltanto acquitrini e foreste, disegnati in arabeschi di terreni coltivati che in primavera si accendono con i colori vivaci della fioritura degli alberi da frutto e vertono poi sul biondo del frumento e i colori pastello dell’autunno.

Tutto questo è il frutto della fatica e dell’ingegno di donne ed uomini che generazione dopo generazione hanno domato un ambiente ostile nel quale, sino all’ inizio del secolo scorso, la speranza di vita media superava di poco i trent’anni anche in Italia.

Da bambino mi hanno insegnato il catechismo di San Pio X che a tutto questo attribuisce un significato preciso : 1) ci ha creati Dio 2) Dio è l’ essere perfettissimo creatore e signore del cielo e della terra 9) Dio sa tutto anche i nostri pensieri 12) Dio ha cura e provvidenza delle cose create e le conserva e dirige tutte al proprio fine con sapienza, bontà e giustizia infinite.

Nel Vangelo poi Gesù Cristo, figlio di Dio fatto uomo, ha spiegato che ognuno di noi ha dei talenti, che non vanno sotterrati ma trafficati e moltiplicati, dando in Europa con il Cristianesimo una spinta formidabile a  “non viver come bruti” ma edificare Cattedrali, inventare miracoli di pittura e di scultura, musica sublime, Città d’Arte, viaggi ed esplorazioni, pur in mancanza di quella tecnologia avanzata che soltanto nel secolo scorso si è sviluppata con tutta la sua potenza.

Questo progresso tecnologico smentisce la dottrina? Da bambino mi domandavo come mai facesse Dio a conoscere i pensieri di miliardi di uomini: lo sviluppo dei computer ha permesso alla mia generazione di sapere che la sia pure limitata intelligenza umana ha creato la possibilità di gestire in tempo reale miliardi di dati e di operazioni superando frontiere ed ostacoli naturali.

Naturalmente il genere umano deve convivere anche con terremoti, tsunami, eruzioni vulcaniche, caduta di meteoriti, glaciazioni e aumenti della temperatura, perchè la Terra è madre ma tante volte matrigna.

Tutto questo premesso mi tuffo nell’attualità, come estimatore e sostenitore di Mario Draghi, per sottolineare un passaggio del suo discorso al Senato che proprio non mi è piaciuto, anche se riportava una frase di Papa Francesco: “Le tragedie naturali sono la risposta della terra al nostro maltrattamento. E io penso che se chiedessi al Signore che cosa pensa, non credo che mi direbbe che è una cosa buona: siamo stati noi a rovinare l’opera del Signore”.

Voglio fare questa domanda a mio suocero, che vive da solo in montagna e domani festeggerà a casa sua con la famiglia, fresco di vaccinazione anti Covid, i suoi primi 101 anni, avendo fatto in tempo a vedere, come noi nati negli anni 50 del secolo scorso, la fine della millenaria civiltà contadina e l’inizio di una nuova era.

I progressi della scienza, della medicina, della tecnologia hanno permesso infatti a miliardi di persone, anche se troppi sono rimasti ancora indietro, di raggiungere un tenore di vita in termini di longevità, salute, alimentazione, istruzione, riscaldamento, servizi, cultura  ed informazione, viaggi…  certamente superiore a quello di qualsiasi Re o Imperatore nella Storia dell’umanità.

Chi visita oggi le Capitali europee non può neppure immaginare che sino all’ inizio del 1900 erano luoghi avvelenati dai residui del riscaldamento a carbone, con le strade piene di deiezioni umane ed animali ed una promiscuità spaventosa per le classi subalterne.

Non credo che l’umanità abbia rovinato l’opera del Signore raggiungendo condizioni dignitose per la vita di uomini e donne, su un pianeta che si chiama Terra e non Dea Terra, piuttosto penso che l’umanità stessa debba farsi perdonare guerre fratricide, follie totalitarie e il tentativo di sterminare il popolo della Bibbia.

Poi certamente oggi abbiamo risorse e mezzi per raddrizzare storture e tutelare meglio la casa comune, ma bisogna spiegare alle Greta di turno che non abbiamo ancora le capacità di impedire che i vulcani eruttino, vedi Etna in questi giorni, e neppure è possibile attrezzarli con marmitte catalitiche per evitare di mettere in circolazione anidride carbonica mille volte di più di quella derivante dalle attività umane.

E poichè le tragedie naturali ci saranno sempre l’unica cosa saggia da fare è spendere bene le nostre risorse per metterci in sicurezza, per esempio in Italia prendendo atto che i terremoti non sono la risposta della terra al nostro maltrattamento ma i loro effetti disastrosi dipendono dalla nostra cronica incapacità di mettere in sicurezza antisismica le nostre scuole, le nostre case e i nostri ospedali.

E allora caro Draghi vediamo di fare passi avanti e non balzi all’indietro.