Sgombero Tdn, il tabellone per le freccette con le facce dei politici

Sgombero Tdn, il tabellone per le freccette con le facce dei politici

Dai 100 punti di Salvini ai 10 del governatore Toti, il tabellone è stato trovato nel centro sociale sgomberato venerdì in via Bartolomeo Bianco al Lagaccio


Il bersaglio grosso era Matteo Salvini con i suoi 100 punti, ma anche Silvio Berlusconi (90) e Carlo Giovanardi (80) portavano un buon bottino, quasi come Giorgia Meloni (70). Valori minori, invece, per i politici locali: "solo" 20 punti per il sindaco Bucci e l'assessore Campora, 10 per il governatore Toti e l'assessore Piciocchi, superati da politici internazionali di destra come Trump e Bolsonaro, entrambi a quota 50 punti e dal deputato della Lega Rixi (30). Stiamo parlando del tabellone per le freccette trovato all'interno del centro sociale Terra di Nessuno in via Bartoloneo Bianco, sgomberato nella giornata di venerdì 8 ottobre.

"Trovare la propria faccia piena di buchi su un tiro a segno non credo che faccia piacere a qualcuno - ha commentato il deputato della Lega e coordinatore ligure Edoardo Rixi - ed era uno dei passatempi che andavano per la maggiore al centro sociale Terra di Nessuno sgomberato finalmente a Genova dopo ben 27 anni. Sul tabellone preso di mira dalle freccette, oltre alla mia faccia, anche Meloni, Berlusconi, Toti e Bucci. Un modo per alimentare un clima di odio che poi si trasformava in violenza per le strade. Nella più totale accondiscendenza di certa sinistra che difende illegalità e disordine".

Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Regione Giovanni Toti: "In Liguria la sinistra scende in strada a fianco di chi occupava illegalmente l’immobile e colleziona comunicati stampa ufficiali di condanna. La sinistra in Liguria difende persone che coltivavano marijuana e per "hobby" lanciavano freccette sulla mia faccia, quella del sindaco Bucci e di tutti leader politici del centrodestra. Per questo particolare inquietante ci aspettiamo la stessa solerte solidarietà. Siamo e saremo sempre dalla parte della legalità e ci aspettiamo che sia così per tutti quelli che ricoprono un ruolo istituzionale. Le nostre città non sono e non saranno mai quelle dei centri sociali che coltivano droga, che incitano alla violenza e che occupano illegalmente uno spazio che noi vogliamo restituire agli abitanti del quartiere. Non molliamo, i liguri ci hanno scelto per questo e non torneranno indietro".pastedGraphic_1.png