UNIONI CIVILI: GIOVANARDI,CASO MILANO DIMOSTRA LEGGE INUTILE

ROMA, 9 SET - 'La condivisibile sentenza della Corte di Appello di Milano, che ha condannato un uomo che ha abbandonato nel degrado la compagna malata con cui conviveva da 15 anni, dimostra che nel nostro ordinamento esistono gia' gli strumenti giuridici per garantire i diritti delle persone anche al di fuori del matrimonio': il sottosegretario Carlo Giovanardi coglie l'occasione della sentenza milanese per ribadire la non necessita' di introdurre nell'ordinamento norme specifiche per disciplinare le coppie di fatto.


'Diversamente da altri Paesi infatti - sostiene il sottosegretario con delega alla famiglia - in Italia sono garantiti i diritti dei bambini, sia quelli nati dentro che fuori da un rapporto matrimoniale, vengono applicate le aggravanti per le violenze nell'ambito domestico anche fra conviventi e, con questa sentenza, e' sancito l'obbligo di assistenza quando la durata e la stabilita' della convivenza nel caso concreto lo impongano'. 'Si tratta pertanto di una conferma della nostra opinione che si debba garantire i diritti delle persone, intervenendo eventualmente anche sul codice civile, senza bisogno di imbarcarsi in battaglie di tipo ideologico per introdurre nell'ordinamento norme specifiche per disciplinare le coppie di fatto' conclude.
La sentenza della Corte d'appello di Milano, di cui da' notizia oggi il Corriere della Sera, ha stabilito che anche il rapporto di convivenza, se intenso e protratto nel tempo, puo' far scaturire gli stessi reciproci obblighi di assistenza materiale e morale che la legge pone a carico dei coniugi e punisce con pene da 1 a 8 anni in caso di 'abbandono di persona incapace'. Il caso affrontato riguardava un uomo accusato di aver abbandonato per due mesi, nel degrado e da sola sul letto, la convivente, che era incapace di provvedere a se stessa a causa di una grave malattia. La donna era poi morta. (ANSA).